Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, September 21, 2007

Paderno: il ponte San Michele

Paderno: il ponte San Michele, monumento
nazionale di ingegneria e di arte,
``ostaggio`` della ruggine e dell`incuria


Alla fine del 1800 la sua concezione "avvenieristica" e la maestosità avevano destato clamore in tutto il mondo. Oggi a distanza di poco più di un secolo questo monumento, connubio d`arte e di ingegneria, palco sublime da cui ammirare le bellezze dell`Adda, è abbandonato a se stesso. I pendolari fra le province di Bergamo e Milano lo cavalcano ormai indifferenti dell`incuria, le istituzioni (comuni, province, ferrovie) si passano la patata bollente, gli artisti ne ammirano da lontano le doti e la "grandeur".




Ma allo sguardo di chi non vuole perdere un gioiello, il San Michele appare come i tanti monumenti delle metropoli mangiati dallo smog. Solo che qui non c`è il manto nero a ricoprire le sue pareti: qui a farla da padrone sono la ruggine, i rovi e le sterpaglie e i resti degli auguri di nozze lasciati pendere dalla sua enorme arcata.





Ma raccontiamo, con l`aiuto anche del video, posto in calce, la passeggiata da una sponda all`altra dell`Adda. Al semaforo nei pressi del "Bel Sit" ci accolgono una serie di cartelli colorati fosforescenti, incollati su tavole di cartone o compensato, che annunciano feste e sagre di paese. Scotch e spago li sorreggono al pilone del semaforo o alla ringhiera arrugginita e in parte demolita che sovrasta la ferrovia.





L`imbocco del San Michele, opera maestosa costruita dalle Officine Nazionali di Savigliano fra il 1887 e il 1889, paragonabile alla tour Eiffel e al grande ponte sul Douero,è vergognoso. I cartelli direzionali sono mangiati dalla ruggine e dall`usura del tempo, in parte avvolti e oscurati dalla rete in plastica arancione dei lavori in corso.





Una copertura, che avrebbe dovuto essere "temporanea" per tappare la falla venutasi a creare fra le maglie in ferro del parapetto dopo l`impatto o la manovra errata di qualche mezzo.




Poco distante rovi, erbacce e sterpaglie avvolgono crudelmente l`altro tratto di ringhiera che corre dal Mulino al ponte, segno di un abbandono e di un totale disinteresse. Più che salire su una delle "meraviglie in ferro", come era stata definita anni fa, si ha l`impressione di imbarcarsi verso l`Ade. Il pilone che impedisce il transito di mezzi di una certa portata è appena stato ricollocato, dopo che un camion l`aveva brutalmente divelto.




L`asfalto è tappezzato qua e là da continui rattoppi e sconnesso in più punti, specie in corrispondenza del camminamento a piedi. A far girare la testa, più che l`altezza di oltre ottanta metri sopra il fiume Adda, è il guard rail, ormai ridotto a un "ondulato" in ferro arrugginito e ammaccato un po` ovunque.



Prima di incontrare la bellezza e la suggestione delle chiuse e il rombo dell`acqua a valle, la ringhiera in ferro completamente arrugginita taglia lo sguardo e riesce anche ad abbruttire la vista. Proseguendo verso la linea di confine con la Provincia di Bergamo si incontrano lattine, cartacce, pezzi di drappo abbandonati lungo la carreggiata, resti di qualche incivile ma anche di comitive che hanno voluto "segnalare" il passaggio degli amici sposi.





Ci mancava poi la "chicca" dei lucchetti alla "ponte Milvio" per toccare il fondo. A questi si aggiungano i ganci abbandonati sulla ringhiera di vecchie segnalazioni stradali e i paletti di sostegno del guard rail ammaccati e anche divelti. Una desolazione.




E pensare che il progetto destò, ai tempo, l`ammirazione di tutta l`Europa finendo presto sui trattati di ingegneria civile e annoverato nel rango dei maggiori ponti ad arco del mondo assieme a quelli sul Mississippi, sul Douero, sulla Truyère, sullo Schwarzwasser.





Eleganza nelle proporzioni, accuratezza del progetto, realizzazione perfetta: queste alcune fra le principali caratteristiche. Oggi a farla da padrone sono l`incuria, la ruggine, rovi: però, ne ha fatta di strada il San Michele.


Saba Viscardi





















LA PASSEGGIATA LUNGO IL SAN MICHELE - IL VIDEO -


C`è scempio e scempio





A proposito del ponte di Paderno, come sempre si guarda la pagliuzza ma non si vede la trave conficcata nell`occhio: non vi siete accorti dalla fotografia , la prima, che scempio irreversibile ha provocato quel "bellissimo" sfondo del cementificio Italcementi che sembra Cape Canaveral ( ora Kennedy)? A tutto il resto si può rimediare non certamente allo sfondo. Di questo chi dobbiamo ringraziare? I sindaci locali? le amministrazioni provinciali e regionali? Le organizzazioni sindacali che altrimenti si perdevano posti di lavoro? Svegliamoci e vediamo di ragionare con la nostra testa sui benefici di infrastrutture che vanno solo a riempire le tasche dei soliti "benefattori della società" Mi piacerebbe lanciare un concorso sugli scempi nel nostro territorio, senza allargarci troppo, solo la nostra provincia, che ne dite?


Saluti


PIERO DELLA FRANCESCA



Si è accorto che il servizio aveva un "taglio" diverso dalla semplice caccia agli scempi?

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