Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, September 26, 2007

Piano anti inquinamento, Albani sfida la Regione Il sindaco di Merate: «Inevitabile la proroga del blocco dei veicoli inquinanti Altrimenti i controll

Piano anti inquinamento, Albani sfida la Regione Il sindaco di Merate: «Inevitabile la proroga del blocco dei veicoli inquinanti Altrimenti i controlli li facciano gli agenti di Villa Locatelli o del Pirellone»

MERATE Pronto a «derogare l'ordinanza regionale» che vieta la circolazione dei veicoli Euro 0 e diesel Euro 1 sul territorio di Merate se il Pirellone non accetterà di rinviare l'entrata in vigore del provvedimento anti inquinamento e non offrirà collaborazione ai quindici comuni meratesi compresi nell'area omogenea A1. Giovanni Battista Albani, sindaco di Merate, annuncia di essere disposto a «disobbedire» se non ci sarà collaborazione. «La Regione fa un'ordinanza, ma anche noi sindaci dobbiamo farne una a nostra volta per vietare il passaggio di certi veicoli sul territorio comunale. In questo momento, stiamo chiedendo alla Regione chiarimenti e informazioni. Se da parte dell'assessore regionale alla qualità dell'ambiente Marco Pagnoncelli tali risposte arriveranno, se saremo ricevuti e ascoltati, allora potremo decidere di agire in un certo modo. Altrimenti, noi sindaci potremmo anche scegliere di non emettere provvedimenti o di derogare i nostri cittadini sul rispetto dell'ordinanza regionale che blocca gli Euro 0 e i veicoli diesel Euro 1». La paventata «disubbidienza» del primo cittadino di Villa Confalonieri potrebbe aprire la strada ad analoghe iniziative da parte di tutti gli altri colleghi sindaci. Che non hanno mai fatto mistero di giudicare incongruenti le decisioni regionali. A partire dal fatto che i territori di Montevecchia e Santa Maria Hoè, per dirne una, per quanto riguarda l'inquinamento sono stati messi sullo stesso piano di Merate e Cernusco. «Calusco - osserva Albani - che si trova dopo Paderno d'Adda comune inserito dalla Regione Lombardia nella zona A1, pur ospitando la cementeria è stato classificato diversamente. E nessuno pare avere tenuto conto che sopra i nostri territori volano tutti gli aerei che dall'aeroporto di Orio al Serio vanno verso il Nord Europa e chissà quante polveri sottili producono». Albani solleva tante questioni. A cominciare dai controlli. Chi verificherà il rispetto del divieto di circolazione per i veicoli più vecchi e inquinanti dal 15 ottobre al 15 aprile? «I vigili urbani sono già impegnati a fare molte altre cose. Il prefetto chiede il loro aiuto per motivi di sicurezza, se ci sono incidenti devono intervenire, devono occuparsi della scuola e della sicurezza dei bambini, ma anche garantire quella delle manifestazioni. Non possono sdoppiarsi. Se con la Regione ci fosse un accordo, potremmo anche collaborare. In caso contrario, se intendono controllare il rispetto del divieto, mandino le guardie provinciali o quelle regionali». Passando poi per il rinnovo del parco macchine. «Una persona anziana e che vive con la pensione, oggi magari circola con un'automobile vecchia. Come si può pensare che cambi auto. Dove trova i soldi necessari?». Per finire con le difficoltà interpretative di un divieto che rischia di causare problemi soprattutto a coloro che vivono nelle zona considerate più inquinate. A Merate, poi, ha sede l'ospedale del territorio, il secondo per importanza della Provincia di Lecco. Che accadrebbe se un cittadino di Colle Brianza piuttosto che di Calusco d'Adda oppure di Oggiono decidesse di recarsi al San Leopoldo Mandic con un veicolo immatricolato una quindicina di anni fa e oggi giudicato inquinante?

Fabrizio Alfano

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