Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, December 03, 2008

Piano Integrato di Intervento "il Triangolo"

Consiglio comunale, 17 Novembre 2008

Dichiarazione di voto

Oggetto: Piano Integrato di Intervento "il Triangolo"

Eccoci all'approvazione del PII "il Triangolo", il primo intervento nel nostro Comune che prevederà delle deroghe sostanziali alle regole del PRG vigente.

Come già affermato in questi mesi, attraverso le osservazioni presentate e le dichiarazioni alla stampa, non vogliamo entrare nel merito di quanto si sta realizzando ma soffermarci su un principio che prescinde dal progetto stesso.
Stiamo parlando del rispetto delle regole.
Le regole nel nostro caso sono quelle stabilite dal PRG nemmeno troppo tempo fa. Era il febbraio 2006 quando dopo un lungo percorso si approvava il PRG. Numerose erano state le osservazioni presentate, alcune accolte altre rigettate. Fra queste parecchie erano quelle che richiedevano un aumento degli indici di edificabilità. Inutile dire che tutte furono rigettate.

Detto ciò il PRG può non essere perfetto, ma ciò non significa che non sia valido. Il PRG ha il compito di stabilire regole certe di sviluppo e difesa del territorio urbano ed extraurbano, regole che costituiscono un riferimento certo ed uguale per tutti. Così concepito e non condizionato da pressioni particolaristiche, esso deve assicurare condizioni di giustizia ed uguaglianza fra i cittadini per uno sviluppo armonico ed equilibrato del paese.

Sebbene in linea di principio alcune deroghe possano essere in parte condivisibili (eliminazione delle previsioni di zone residenziali lasciando un unico insediamento commerciale) o ininfluenti (spostamento dei percorsi ciclopedonali) in quanto riguardanti modifiche per lo più dovute ad esigenze tecniche, riteniamo assolutamente inopportune deroghe agli indici di edificabilità quali all'altezza degli edifici (quadruplicata!) e, soprattutto, alla Superficie Lorda di Pavimento che viene incrementata del 30%.

Tale concessioni, seppur a fronte di compensazioni da parte dell'immobiliare proponente, ci appaiono costituire un pericoloso precedente per il futuro sviluppo del nostro paese.
Riteniamo che la deroga agli indici di edificabilità sia il primo passo verso il malgoverno del territorio che, in base al principio sancito dall'eventuale approvazione del piano, si modificherebbe non più guidato in prospettiva di lungo termine dagli Amministratori, ma in base alle richieste ed alle esigenze dei costruttori e dei proponenti.

Sia ben chiaro, chiedere è lecito. Ognuno può chiedere ciò che vuole e cercare di portare avanti i propri interessi. Il compito "difficile" è quello dell'amministrazione.
Fra gli scopi primari di ogni Amministrazione riteniamo debba rientrare il governo del territorio in funzione del bene comune mettendo al centro i cittadini e non gli interessi di parte. Avallare deroghe di questo tipo in funzione di compensazioni economiche e non significa non saper guardare al di là del proprio naso e tirare a campare incassando oggi senza pensare alle conseguenze future.

Cosa succederà alle altre aree su cui è possibile elaborare Piani Integrati di Intervento? Ci sembra logico aspettarci che anche gli altri proprietari, cercheranno di realizzare il loro "sogno" : edificare il più possibile per massimizzare la rendita del terreno. A loro si aggiungeranno tutti gli altri cittadini.
A questo punto l'amministrazione cosa farà? Tratterà tutti allo stesso modo oppure comincerà a fare delle disparità? E in termini di compensazioni? Avremo un metodo uguale per tutti oppure "più uguale" per qualcuno? E se qualcuno non può compensare adeguatamente non avrà deroghe?
Il punto è proprio questo. Con queste concessioni si creerà un precedente, tutti chiederanno di poter costruire di più e i nostri Amministratori si troveranno a dover accontentare tutti o a dover creare disparità fra cittadini, magari concedendo a chi può sborsare di più e non a chi non può.

Che la soluzione stia nel nuovo PGT di cui poco si sa? Che ci aspettino delle nuove regole fatte di verticalità, nuove volumetrie e lottizzazioni? Che ci aspetti una competizione con i paesi limitrofi a chi incrementa di più il numero degli abitanti (o degli appartamenti sfitti)? Dobbiamo prepararci ad una piccola Manhattan?
E in questo caso, l'avete spiegato all'immobiliare proponente de "il Triangolo" che bastava aspettare per avere nuove regole che evitassero la necessità di deroghe e conseguenti compensazioni?

Stando alle parole del Sindaco "deroghe saranno sempre concesse quando si tratta di dare a calusco qualcosa di eccezionale che lo faccia riconoscere e lo porti in posizione di leader fra i comuni dell'isola. Non possiamo attenerci a regole di un PRG o di un futuro PGT che sono studiati a tavolino e non tengono conto delle reali esigenze".
Ciò non può che apparirci pericoloso e di una gravità estrema. Tali affermazioni svuotano di significato l'essenza stessa del PRG e del futuro PGT come strumento di regole uguali per tutti che, contrariamente a quanto dice il sindaco, dovrebbero esser frutto di un lungo lavoro di confronto con i cittadini proprio per evitare di costruire un piano a tavolino. Ricordiamo a questo proposito che la fase delle "Proposte" al PGT si è svolta senza alcuna assemblea pubblica, quindi il nostro sindaco si contraddice. Che voglia veramente fare un PGT a tavolino, tanto poi si deciderà caso per caso come comportarsi, alla faccia delle regole certe per tutti ?

Come anticipato all'inizio non entreremo nel merito del progetto stesso anche se forse qualche parola meriterebbe di esser spesa sull'opportunità di nuove attività commerciali e sugli aspetti viabilistici del progetto che, per lo meno fino alla costruzione della nuova circonvallazione sud, graveranno sulla già critica situazione di Via Marconi e del Ponte San Michele.

Alla luce di quanto sopra esposto esprimiamo il nostro voto negativo all'approvazione di questo PII.

il gruppo consigliare
Lineacomune

1 comment:

Anonymous said...

IL TRIANGOLO NO! NON L’AVEVO CONSIDERATO!

Proprio no… il Triangolo non l’avevo considerato, non avrei mai pensato che esistesse una mente tanto folle da pensare di edificare quel fazzoletto di terra a Calusco d’Adda, all’ombra di un forno che incenerisce rifiuti.
Già l’orizzonte di Calusco è irrimediabilmente deturpato da quel “coso” orrendo che è il camino dell’Italcementi, così malsanamente vicino al centro cittadino che il pensiero che ci si possa costruire sotto appare davvero assurdo.
E che tale assurdità possa venire considerata un fiore all’occhiello di cui andare orgogliosi fa davvero sorridere. Davvero si pensa che sia necessaria una (o due) torre in vetro e/o cemento perché la gente si debba ricordare degli amministratori che l’hanno ideata? Freud avrebbe qualcosa da dire in proposito…. E avrebbe anche qualcosa da dire pensando al nome del progetto, se sapesse che il sindaco è un ginecologo… sarà deformazione professionale…
Io penso che i cittadini di Calusco si ricorderebbero con maggiore gratitudine dell’amministrazione che riuscisse ad abbattere anche quella che c’è di torre (il camino dell’Italcementi) piuttosto di quella che ne fa erigere altre….
Ci sarebbero molte considerazioni da fare che indurrebbero chiunque a ritenere questo un progetto insensato. Ci limitiamo a due:
1) Un centro residenziale/commerciale all’ombra di un forno che brucia rifiuti. (c’è bisogno di aggiungere qualcosa ???)
2) Il territorio di Calusco è già fortemente urbanizzato, assediato dal traffico e oppresso dall’ingombrante Italcementi. Non sarebbe il caso di occuparsi della qualità della vita dei caluschesi che chiedono meno traffico, aria pulita, verde pubblico…

Il rispetto del territorio non si manifesta mediante dei cartelli che dichiarano presunte storicità delle contrade, ma valorizzandole come spazi dove i cittadini possano sentirsi a casa, incontrarsi, vivere bene.
Già sentirsi a casa all’ombra di un vulcano non è facile, ma perché bisogna peggiorare le cose????
IL TRIANGOLO NO !!! NON L’AVEVO CONSIDERATO !!!!

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