Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, January 03, 2004

MERATEONLINE 2 01 04

Calusco: una nube di fumo nero
ha coperto il cielo fino a Paderno



L’Italcementi di Calusco d’Adda torna a fare paura. La mattina di venerdì 2 gennaio molti cittadini dei paesi limitrofi non hanno potuto fare a meno di notare una densa cappa di fumo nero avvolgere l’altoforno che sovrasta tutta la zona e la nuova linea produttiva. La nube scura in breve tempo ha raggiunto anche Paderno. Neppure il cielo grigio a causa della pioggia è riuscito a nascondere l’ammasso gassosso. I residenti del paese guidato da Angelo Rotta hanno subito provveduto ad informare il sindaco che non ha potuto fare altro che rivolgersi al collega del paese d’oltre Adda per raccontare l’accaduto e domandargli di effettuare tutte le verifiche del caso.








Episodi analoghi si sono verificati anche la mattina e la sera del 27 dicembre. Simili fuoriuscite si sono verificate ripetutamente anche in passato, senza che venisse mai spiegato da cosa fossero causate né se potessero avere conseguenze sulla salute dell’uomo e sull’integrità dell’ambiente. In più di un’occasione anzi i responsabili dell’Italcementi hanno addirittura negato l’accaduto, sostenendo che le sofisticate strumentazioni appositamente installate per verificare possibili malfunzionamenti non hanno registrato nulla, nonostante le numerose testimonianze fotografiche.
Ad aumentare ulteriormente il timore di possibili fuoriuscite tossiche si aggiunge il fatto che sul sito internet allestito proprio dalla società di Calusco per divulgare quotidianamente i dati sulle emissioni in atmosfera il 27 dicembre non è stato aggiornato.
"Sono stato subito informato dell’accaduto – ha raccontato lo stesso Angelo Rotta – e in Municipio sono pervenute numerose dichiarazioni. Un cittadino mi ha anche mostrato delle fotografie che è riuscito a scattare con una macchina digitale. Ho subito provveduto a contattare Rinaldo Colleoni, il sindaco di Calusco. Purtroppo non abbiamo molto potere in materia perché la funzione di controllo spetta all’Arpa e all’Asl. Come Amministrazione possiamo solo sollecitare le verifiche agli organi competenti. Certo l’assenza di dati riferiti al 27 dicembre non è per nulla rassicurante”.




Solo un mese fa i responsabili dell’Italcementi avevano incontrato i primi cittadini del meratese e dell’Isola bergamasca per rassicurarli sulla sicurezza dei nuovi impianti. Qualche giorno dopo una riunione analoga si era svolta con i volontari dei comitati civici di tutela del territorio e delle associazioni ambientaliste. I dati divulgati da Italcementi dimostravano che il forno alto 120 metri aveva abbattuto di oltre il 50 per cento le emissioni inquinanti, nonostante in un anno siano previsti scarichi per oltre 22 tonnellate di peso, tra polveri fini, anidride carbonica, particelle più pesanti e altre sostanze pericolose. L’intervento dei vertici del colosso industriale e la promessa della massima trasparenza nell’informare sulle quantità di inquinanti espulsi quotidianamente erano stati in grado di placare le polemiche che hanno accompagnato la realizzazione dei nuovi impianti, ma gli ultimi incidenti sono sicuramente destinati a riaccendere il dibattito e soprattutto ad aumentare i timori di quanti hanno sempre guardato con allarme al polo produttivo che sorge a pochi metri dal Parco dell’Adda e in un centro altamente urbanizzato.

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