Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, February 09, 2004

L'ECO DI BERGAMO 08 02 04

E anche a Villa di Serio cresce il fronte del «no»

VILLA DI SERIO Legambiente affila le unghie contro il progetto di ristrutturazione della centrale termoelettrica Italgen (la società del settore energetico che fa capo all'Italcementi) e di realizzazione di un nuovo metanodotto che attraverserà per 40 chilometri il territorio lombardo da Cremona alla Bergamasca, fino a Villa di Serio.
Al progetto è favorevole l'Amministrazione comunale guidata dalla lista «Villaperta» (contraria, invece, la minoranza «Casa delle libertà - Insieme per Villa di Serio»), che ha già approvato una convenzione con la società dell'Italcementi.
Legambiente, invece, continua a fare la voce grossa contro un progetto «che danneggerà la salute di tutti i cittadini della zona», come ha evidenziato Fausto Amorino, presidente di Legambiente di Bergamo nel corso di un'assemblea pubblica organizzata nel municipio di Villa di Serio dal coordinamento provinciale di Bergamo dell'associazione ambientalista.
L'impianto per la produzione di energia elettrica – secondo quanto stabilito nella convenzione – utilizzerà come combustibile solamente gas metano invece degli oli combustibili e, secondo le previsioni, avrà una potenza di 190 megawatt. «Il danno sarebbe considerevole – ha dichiarato Maurizio Trupiano, consigliere nazionale di Legambiente – perché con questo impianto sarebbe messa a repentaglio la salute dei cittadini. Ma il problema è anche un altro: l'Asl e l'Arpa non hanno mostrato i dati che certifichino i livelli delle emissioni attuali e, se questo non avverrà, procederemo con un esposto alla magistratura. Inoltre, confidiamo ancora nella Regione che si era espressa a sfavore di centrali di queste dimensioni su di un territorio già definito come area critica».
All'assemblea ha partecipato anche Daniele Belotti, consigliere regionale della Lega Nord, che ha espresso la sua contrarietà al progetto: «Questa è un'impresa difficile e in questa direzione è importante la compattezza tra le diverse parti politiche. È necessario sensibilizzare anche i Comuni contrari affinché rafforzino le loro posizioni». Anche Moris Lorenzi, funzionario dell'ufficio valutazione di impatto ambientale della Provincia, ha manifestato «un parere negativo sul metanodotto». Negativo pure l'orientamento espresso da Giovanni Morlotti, presidente della Comunità montana, intervenuto al dibattito di Legambiente.
In merito alle considerazione emerse nell'assemblea pubblica la società Italgen ha preferito non rilasciare dichiarazioni. L'azienda in passato aveva comunque già più volte ribadito che si tratta di un ammodernamento degli impianti, con sistemi di produzione dell'energia in linea con la migliore tecnologia oggi esistente. Aveva anche fornito garanzie sulla compatibilità ambientale, precisando che verrà dimezzata l'area del complesso attuale.
Monica Armeli

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