Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, February 16, 2004

L'ECO DI BERGAMO 16 02 04

L'Isola punta sul verde: stop al cemento

I Comuni: giungono in cantiere le vecchie scelte, ma i nuovi prg limitano le concessioni

Una panoramica di Terno: il prg punta a tutelare il verde
ISOLA Zona agricola fino a sessant'anni fa e successivamente interessata da un fortissimo sviluppo industriale, l'Isola è considerata una delle aree della Bergamasca dove gli interventi di edificazione si verificano con maggiore intensità. Oggi questo territorio, novanta chilometri quadrati suddivisi in 21 comuni, attraversa una fase di transizione: a piani di zonizzazione che favoriscono l'incremento di insediamenti residenziali e industriali si affiancano politiche urbanistiche studiate in rispetto dell'ambiente. Insomma, nell'Isola è tuttora in atto un processo di cementificazione, oppure si fanno strada regole che impongono il rispetto della natura e del paesaggio?
Comincia oggi un viaggio sul territorio, per evidenziare luci e ombre di una situazione molto variegata. Terno d'Isola , paese con una popolazione che sfiora i 5 mila abitanti, recentemente ha visto la superficie destinata alle attività produttive aumentare di quasi 40 mila metri quadrati. È l'assessore all'Urbanistica Barbara Consonni, della lista civica «Terno spazio aperto», a spiegare come un giudizio sulla decisione presa dall'Amministrazione non possa essere formulato senza tenere conto del contesto nel quale la scelta si inserisce: «Siamo stati accusati di aver dato il via a una vera cementificazione, ma non è così. La situazione è complessa. Dal 2000 a oggi sono stati attuati tre interventi di rilievo dal punto di vista dell'incremento delle zone per attività produttive: il primo, che riguarda 17 mila 500 metri quadrati a nord del paese, è legato alla creazione di un parco pubblico. Quell'area è infatti parte di 250 mila metri quadrati di terreno non edificabile che il Comune ha comperato dalla ditta Fbm per crearvi uno spazio verde. Per finanziare l'opera, l'Amministrazione ha portato una piccola porzione dell'area a diventare edificabile. Altri 17 mila metri quadrati sono stati adibiti a insediamenti industriali, ma già in precedenza erano riservati all'edilizia residenziale. L'ultimo intervento riguarda via Castagnate, dove la destinazione di un terreno di 10 mila metri quadrati è passata da agricola ad artigianale: questo perché il privato interessato in cambio creerà gratuitamente per il Comune la piazzola ecologica».
«Si deve tenere presente – sottolinea Consonni – che negli anni Novanta erano stati eliminati forzatamente 100 mila metri quadrati di terreno destinato a edilizia industriale: a fronte di un'esigenza che si fa sentire, siamo riusciti a limitare le concessioni a soli 40 mila metri quadrati». L'Amministrazione guidata dal sindaco Santo Consonni ha approvato a dicembre un nuovo piano regolatore: «Nel nuovo prg sono stati inseriti interventi a tutela dell'ambiente, come l'estensione delle fasce protette nell'area alle pendici del monte Canto. Anche per l'edilizia residenziale in passato ci sono state mosse delle critiche, ma vorrei far notare che, a fronte di 45 varianti al vecchio piano approvate dal 2000, è stimato un aumento di soli 350 abitanti. Meno di un quinto di quanto avvenuto nel quinquennio precedente».
Incremento molto più consistente quello previsto dall'Amministrazione di Bonate Sotto che, con il prg approvato nel 1999, conta di creare abitazioni per seimila nuovi residenti. «Lo sviluppo industriale è stato contenuto, una nuova area di 14 mila metri quadrati per attività artigianali è stata individuata al confine con Chignolo – spiega il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune Alfredo Alessio –. All'edilizia residenziale sono stati invece destinati ampi spazi, nessuno dei quali si spinge oltre al torrente Lesina, zona in cui esistono vincoli ambientali. I piani di lottizzazione in cui l'intervento è suddiviso sono 25, per ora ne sono stati attuati nove». Anche a Calusco , che oggi conta poco più di settemila abitanti, con i piani di lottizzazione delle località Capora (volumetria 103 mila metri cubi) e monte Giglio (in fase di studio e con una superficie di 80 mila metri quadrati), potrebbero giungere in paese oltre mille nuovi abitanti.
«L'area in località Capora era individuata nel vecchio prg: l'incremento è sostanzioso, ma si tratta di uno degli interventi più rilevanti dal 1985 a oggi»: spiega il sindaco Rinaldo Colleoni (lista «Linea comune»). Per quanto riguarda l'edificabilità produttiva, nel prg è individuata un'area di circa 100 mila metri quadrati in località Brughiera, al confine con Terno. «La zonizzazione è legata a un prg del 1985 – aggiunge Colleoni –. È importante specificare che oggi è in fase di studio un nuovo piano, dove l'espansione edilizia è controllata e limitata: non ci sono concessioni oltre a quelle fatte negli anni scorsi. Punteremo sulla riqualificazione e sulla tutela dell'ambiente».
Anna Gandolfi

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