Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, March 07, 2005

LA PROVINCIA DI LECCO 06 03 05

Imbersago Il Comune ha scritto al ministero e in Regione: «Non vogliamo ricadute sull'ambiente» «Più garanzie sul nuovo impianto» Amministratori preoccupati per la proposta di stoccare i rifiuti pericolosi nella cementeria

Cosa si brucerà nella torre-forno dell'Italcementi? Un interrogativo che toglie il sonno a non pochi pubblici amministratori brianzoli
IMBERSAGO (l. per.) Il comune di Imbersago ha scritto al ministero dell'ambiente ed alla regione esprimendo le proprie valutazioni sul progetto di un «impianto di ricezione, stoccaggio ed alimentazione di rifiuti liquidi pericolosi per il coincerimento nel forno della cementeria di Calusco d'Adda», presentato da Italcementi lo scorso 20 dicembre. Il vicesindaco Giulio Reali esprime alcune proeccupazioni, ad esempio sulla produzione di diossine durante la combustione dell'Ecofluid, che poi andrebbero distrutte alle temperature di esercizio: «È vero, ma non si fa menzione al fatto che le diossine potrebbero riformarsi durante il raffreddamento dei fumi». Se andasse a regime l'impianto le emissioni di Nox arriverebbero a 800 mg/Nmc: «L'emissione è di grande importanza, sia per le concentrazioni elevate, sia perchè gli NOx, ricadendo al suolo contribuiscono ad aggravare l'inquinamento causato dalle automobili», sostiene il vicesindaco. «Per una zona dove spesso si superano i livelli di allarme per le polveri fini e dove le condizioni di inversioni termica si verificano per la maggior parte dell'anno, ci sembra che il problema per queste emissioni debba essere oggetto di maggiori approfondimenti e valutazioni. Si ricorda, infatti, che anche gli NOx, oltre al PM10, sono stati messi in relazione con l'aumento di mortalità generale che fa seguito ai fenomeni di inquinamento atmosferico», aggiunge Reali, preoccupato anche per l'impossibilità di abbattere i metalli. Le pompe per il trasferimento liquidi dell'impianto sono molto rumorose, ben 93 decibel, equivalente ad un impianto stereo ad alta potenza ed a tutto volume, inoltre nello studio di impatto ambientale «l'azienda dichiara di non aver inserito, fra gli scenari ipotizzati, il ribaltamento di autobotti. È un'omissione poco opportuna, perché non si può escludere assolutamente una qualsiasi possibilità di incidente. Per Imbersago inoltre «non è chiara l'adeguatezza dei dispositivi antincendio», mentre andrebbero richiesti ad Italcementi chiarimenti sul Rasf (residui altobollenti fenolici e stirenici). Reali ricorda le fuoriuscite di polveri e fumo del luglio 2004 che hanno creato allarme, ma che non sono state evidenziate dal sistema di monitoraggio esistente: «Anche se si progettano sistemi di sicurezza modernissimi può verificarsi un evento anomalo, con il rischio che al posto di normali polveri possano uscire polveri tossiche. Vogliamo un chiarimento su quali sistemi di monitoraggio aggiuntivi sono previsti per il progetto».

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