Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, December 26, 2005

MAZZANO

MAZZANO
Potenziamento del cementificio: il silenzio del Comune



È in distribuzione, in questi giorni, ai cittadini di Mazzano, il primo notiziario della nuova Amministrazione comunale: considerato che il progetto di potenziamento del cementificio di Rezzato-Mazzano è l’argomento del giorno a Mazzano e nei Comuni limitrofi, logico aspettarsi alcune informazioni in proposito e, soprattutto, le intenzioni dell’Amministrazione comunale. Al contrario, l’opuscoletto del Comune tratta di varie tematiche, ma sull’ipotesi di ampliamento del cementificio non compare alcuna nota. Imbustato insieme allo stesso notiziario, ma non facente parte di quest’ultimo, troviamo un ciclostilato, a firma del solo sindaco, che in quattro pagine fitte fitte, non dice nulla di specifico circa le intenzioni del Comune (dopo sei mesi che il progetto è stato depositato e dopo un anno e mezzo che se ne parla). Si rimanda a una non meglio specificata volontà di continuare il confronto con l’Italcementi, ma non è chiaro su quali basi questo debba avvenire e una affermazione fatta dal primo cittadino suscita non poco sconcerto: «Noi non possiamo sfuggire alle nostre responsabilità. I Comuni limitrofi possono dire e scrivere di tutto, come pure il variegato mondo ambientalista, che io rispetto nella sua insostituibile funzione di coscienza critica del pianeta, ma la responsabilità politica della decisione è di questo Comune soprattutto, più ancora che di Rezzato». Di fronte a un tema di chiara valenza sovracomunale (considerate le dimensioni e gli impatti del cementificio, che l’azienda intende allargare e potenziare in maniera consistente), il sindaco di Mazzano chiude la porta a qualsiasi confronto con le altre realtà locali e rivendica alla sua sola Amministrazione la «responsabilità politica della decisione»: il mondo ambientalista e, soprattutto, gli altri Comuni, dicano quello che vogliono, ma Mazzano proseguirà per la propria strada, senza dire dove si voglia arrivare. Una simile presa di posizione risente, a mio parere, di una concezione miope della politica che, in un modo che sfiora l’arroganza, si chiude in una asfittica dimensione localistica che rifiuta di andare oltre i ristretti confini municipali e non vuole confrontarsi con gli altri Comuni, compreso quello di Rezzato, che divide con Mazzano il sito produttivo dell’Italcementi. A questo punto, è opportuno ricordare che Italcementi ha presentato due diverse opzioni progettuali: la prima prevede la realizzazione dei nuovi impianti all’interno dell’attuale sito industriale, mentre la seconda prevede che il nuovo e più potente impianto venga realizzato in un’area esterna, attualmente agricola e posta a sud del Naviglio. Nella prima ipotesi, il ruolo dei Comuni di Rezzato e Mazzano si inserisce all’interno di una procedura autorizzativa regionale e solo l’azione concorde e univoca delle due Amministrazioni comunali può dare maggior peso alle istanze locali e raggiungere risultati utili per contenere l’impatto ambientale. Nella seconda ipotesi, al contrario, è necessaria una variante urbanistica che è di competenza e di assoluta discrezionalità del solo Comune di Mazzano: affermare, come ha fatto il nostro Sindaco, che «la responsabilità politica della decisione è di questo Comune soprattutto, più ancora che di Rezzato», sembra evidenziare la disponibilità di Mazzano per l’ampliamento del sito industriale del cementificio, senza intendere alcuna ragione da parte del Comune confinante. Se le cose andranno in questa direzione, è facile immaginare che Italcementi compenserà Mazzano con alcune modeste concessioni e si ritroverà con un’area industriale nuova e molto più estesa dell’attuale. Alla luce del fatto che il cementificio è destinato a durare ancora per alcuni decenni, questa soluzione consentirà, in un prossimo futuro, di potenziare ancor più la produzione (grazie al maggiore spazio a disposizione), con le ricadute ambientali che possiamo immaginare. In conclusione, è preoccupante che l’Amministrazione comunale di Mazzano non dica quello che intende fare, che intenda affrontare il potenziamento del cementificio senza ascoltare le associazioni ambientali e gli altri comuni della zona e che tale posizione venga espressa dal solo sindaco, senza che il vice sindaco (con delega all’Ambiente ed esponente dei Democratici di Sinistra, che per la prima volta sono ad amministrare Mazzano), abbia espresso il suo orientamento. Se l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di contenere gli impatti sull’ambiente, viste le dimensioni del cementificio, credo che le scelte di Mazzano dovrebbero essere concertate con gli altri Comuni della zona, a cominciare da quello di Rezzato. La storia insegna che l’unione fa la forza: che Mazzano intenda affrontare da solo la questione, senza dire cosa intende ottenere (o concedere) all’Italcementi suscita non poche perplessità.
UN CITTADINO DI MAZZANO

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