Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, June 23, 2007

Rottame in fiamme Paura per il fumo

Rottame in fiamme Paura per il fumo
I Vigili del fuoco: «Non ci sono pericoli per gli abitanti»


Qualche preoccupazione ma nessun pericolo concreto ieri a Bessimo di Darfo, per un incendio scoppiato nello stabilimento della ditta Pezzotti dove vengono custoditi materiali ferrosi di scarto industriale, in prevalenza trucioli e scarti di lavorazioni da tornio. Le fiamme sono divampate nella notte fra mercoledì e giovedì: l’incendio ha tenuto impegnate per circa 12 ore consecutive 2 squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Boario Terme al comando del capo squadra Carlo Guarino.
Erano circa le 3.30 della notte quando l’allarme lanciato da alcuni automobilisti che percorrevano il tratto Darfo- Rogno giungeva al comando dei Vigili del Fuoco. Diceva di fiamme provenienti dalla stabilimento Pezzotti, accompagnate da colonne di fumo nero che si alzavano alte nel cielo. Sul posto di portavano subito due squadre dei Vigili del Fuoco di Darfo, una permanente e una di supporto, con due autobotti che entravano in azione cercando di abbassare con acqua e schiumogeni le fiamme e il fumo. Il successivo intervento era indirizzato allo «smassamento» del materiale che bruciava che - come ha poi spiegato il capo squadra Carlo Guarino - «erano trucioli di materiale ferroso, scarti di lavorazioni da tornio, in qualche modo intrisi di olio lubrificante».
Le nubi di fumo nero che si sono levate in cielo per tutta la mattinata e che hanno destato qualche preoccupazione nella popolazione erano le conseguenze dei getti di acqua di raffreddamento usati dai Vigili del Fuoco sul materiale incandescente.
Il lavoro è durato fino alle 14.30, quindi le due squadre dei Vigili hanno lasciato lo stabilimento. Quanto alle cause dell’incendio a prendere fuoco è stato il materiale rappresentato da residui ferrosi notevolmente surriscaldato dal sole e di olio lubrificante che, favoriti dall’aria che circolava all’interno dei trucioli ammassati, ha dato luogo a un incendio con fiamme soprattutto al centro del cumulo.
Nella zona, considerate le nubi di fumo nero che salivano alte nel cielo e il luogo da dove provenivano, si è diffuso un senso si preoccupazione per l’eventuale tossicità di quel fumo. Cosa che il capo-squadra dei Vigili del fuoco Guarino ieri escludeva del tutto. «Noi abbiamo degli strumenti che possono misurare subito sia il grado di reattività dei materiali, sia eventuali sostanze non presenti normalmente nell’aria e quando ci accorgiamo di situazioni anomale chiamiamo l’Asl o l’Arpa per eventuale supporto. Nel nostro caso non si è registrata alcuna anomalia e tutto si è svolto come un normale intervento di smassamento e di raffreddamento».
Giuseppe Cappitta

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