Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, June 08, 2007

Scoppia essicatore, allarme nube tossica

Scoppia essicatore, allarme nube tossica
Albano Sant’Alessandro (Bg), incidente nell’azienda chimica Acs Dobfar che produce medicinali

Flavia Mazza
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Albano Sant’Alessandro (Bg) - Tre vigili del fuoco in pronto soccorso dell'ospedale di Seriate per bruciori alla pelle e agli occhi ma anche un dipendente dell’azienda colto da malore. Tutti sottoposti a trattamento di disintossicazione: ecco il bilancio delle conseguenze di una nube irritante sprigionatasi ieri mattina per la rottura di un macchinario all'interno dell’azienda chimica Acs Dobfar di via Nazionale a Albano Sant’Alessandro, nel Bergamasco, stabilimento che produce medicinali.
Immediate le corse, sul posto, di vigili del fuoco, forze dell’ordine, Asl e protezione civile, allertati dal sindaco leghista Dario Odelli che ha supportato anche la redazione di comunicati alla popolazione, diramati con cadenza fissa; qualche ora più tardi si è saputo che la sostanza incriminata, causa della nube, era il beso, usato per comporre antibiotico nella catena di produzione di uno dei due reparti della Acs Dobfar. Il componente era contenuto sotto forma di cristalli in un essiccatore che all'improvviso è esploso causando anche un principio di incendio. Poi si è sprigionato un fumo giallo che ha invaso prima il reparto e poi l’esterno dell’edificio, tanto che si è reso necessario sfollare anche i 70 dipendenti. In via precauzionale sono state evacuate tutte le scuole di Albano e alcune di quelle dei paesi confinanti: San Paolo d’Argon, Torre de’ Roveri e Seriate.
Ha molto da dire, in proposito, il sindaco del Carroccio, che spiega, senza mezzi termini: «La verità è che conviviamo malissimo da anni con questo insediamento. È da tempo che noi registriamo il malcontento dei nostri concittadini. E, adesso, cogliamo l'occasione per dire che quella di questa azienda non è una presenza gradita sul nostro territorio. I residenti lamentano da mesi rumori e inquinamento olfattivi. L’azienda respinge le accuse ma noi crediamo alla nostra gente quando ci spiega che i miasmi, dopo attente osservazioni, sembrano arrivare da lì. Questa azienda, tra l’altro, si trova a brevissima distanza da insediamenti abitativi».
Per questi motivi il sindaco non ha perso tempo ieri: in mattinata ha chiesto alla prefettura che venga fissata a breve una riunione con i vertici aziendali della società. E il prefetto Federico Cono, dopo essersi complimentato con il sindaco per l’efficace gestione in emergenza, ha spiegato che la riunione si farà non appena arriveranno i risultati delle analisi di oggi dalla Asl.
Intanto dal Comune si raccomanda di lavare con accuratezza frutta e verdura provenienti dagli orti mentre la Asl ha reso noto già ieri pomeriggio: «Allo stato attuale delle informazioni ricevute sulla natura delle sostanze liberate, sentito anche il Centro Antiveleni degli Ospedali Riuniti di Bergamo, si può affermare che l'unico rischio per la popolazione sia stato l’irritazione delle mucose delle vie respiratorie e delle mucose oculari. L’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) sta comunque approfondendo il caso con indagini ambientali mirate».

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