Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, January 31, 2008

Mafia, arrestato l'ad della Calcestruzzi spa

Mafia, arrestato l'ad della Calcestruzzi spa
Mario Colombini avrebbe agevolato la creazione di fondi neri «da destinare quantomeno in Sicilia, alla mafia»


La sede di Calcestruzzi spa a Bergamo, in una immagine del 28 luglio 2007 (Ansa)
CALTANISSETTA - Truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e intestazione fittizia di beni. Con una aggravante: avere agevolato l'attività di Cosa Nostra. Con queste accuse è stato arrestato Mario Colombini, amministratore delegato di Calcestruzzi spa. In altri termini Colombini avrebbe favorito la creazione, non solo nella provincia di Caltanissetta e in Sicilia, ma anche su tutto il territorio nazionale, di fondi neri, «da destinare - secondo l'accusa - quantomeno in Sicilia, alla mafia». L'azienda avrebbe fornito calcestruzzo di qualità inferiore a quello richiesto dalle imprese che eseguivano appalti pubblici. A Questo sistema secondo gli inquirenti corrisponderebbe a «una strategia aziendale della Calcestruzzi, adottata su scala nazionale e gestita a mezzo, anche, del sistema informatico, con la consapevolezza dei vertici aziendali». A causa del calcestruzzo «depotenziato», secondo gli inquirenti, vi potrebbe essere pericolo strutturale e di durabilità in alcune opere realizzate. Nei mesi scorsi per questa motivazione il gip aveva ordinato il sequestro del nuovo palazzo di giustizia di Gela, del Porto Isola-Diga Foranea di Gela, della strada a scorrimento veloce Licata-Torrente Braemi e lo svincolo di Castelbuono-Pollina sul tratto autostradale A20 Palermo-Messina.. Controlli vengono disposti anche su opere edili, realizzate in altre regioni, con il calcestruzzo fornito dalla società bergamasca.

ALTRI TRE ORDINI DI CUSTODIA CAUTELARE - Il provvedimento è del gip del tribunale di Caltanissetta su richiesta del procuratore aggiunto Renato Di Natale e del pm della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino. Colombini è stato arrestato nella sua abitazione di Camparada, un comune della Brianza in provincia di Milano. L'amministratore delegato della Calcestruzzi è stato condotto in carcere. Il gip ha inoltre firmato altri tre provvedimenti di custodia cautelare: Fausto Volante, direttore della società - ma già da tempo sospeso - per Sicilia e Campania; Francesco Librizzi, capo area di Calcestruzzi in Sicilia, e Giuseppe Giovanni Laurino, licenziato dopo l'avvio dell'inchiesta. Calcestruzzi è al centro delle indagini della Direzione distrettuale antimafia già dal 2006, quando la società era stata indagata per possibili rapporti con la mafia. Nel dicembre scorso Calcestruzzi aveva annunciato che sospendeva le attività nell'isola in attesa della fine dell'inchiesta.

SOTTO SEQUESTRO - Il gip del tribunale di Caltanissetta ha anche ordinato il sequestro della Calcestruzzi spa. I carabinieri e la guardia di finanza hanno eseguito il provvedimento, che riguarda beni materiali e immobili della Calcestruzzi e il suo capitale sociale, e ancora le strutture informatiche in uso dalla società. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 600 milioni di euro. La Calcestruzzi è presente su tutto il territorio nazionale: a parte del gruppo Italcementi, quinto produttore di cemento a livello mondiale ed il principale operatore nel bacino del mediterraneo. I pm hanno firmato decreti di perquisizione nella sede legale della Calcestruzzi spa a Bergamo, e poi nelle altre sedi di Moncalieri (Torino), Arese (Milano), Limena (Padova), San Damaso (Modena), Castelfidardo (Ancona), Roma, Salerno, Taranto, Palermo e Quartu S'Elena (Cagliari). I carabinieri e la guardia di finanza hanno sequestrato 250 stabilimenti di betonaggio, 23 cave, 21 impianti di selezione di inerti ed un considerevole numero di mezzi di trasporto.

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