Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Sunday, April 13, 2003

MERATEONLINE
11 / 4 / 2003

Il primo cittadino Rinaldo Colleoni ha inviato uno scritto ai vertici del colosso bergamasco per
sollecitarli a risolvere i problemi di inquinamento acustico

Il sindaco di Calusco d’Adda sfida l’Italcementi: “Basta rumore o faccio spegnere i nuovi impianti

Se la situazione non cambierà in breve tempo potrebbe chiedere di spegnere in nuovi impianti e
rimettere in funzione la nuova linea di produzione





Per ora è solo un invito, un avvertimento. Ma se i responsabili della Italcementi non correranno presto ai
ripari, l’appello potrebbe trasformarsi in un ordine, senza possibilità di replica. Il primo cittadino di
Calusco d’Adda Rinaldo Colleoni ha inviato una lettera ai vertici del colosso industriale bergamasco
sollecitandoli a prendere provvedimenti per porre fine al continuo e fastidioso rumore prodotto dalla
nuova linea di produzione che tanto disagio sta creando ai cittadini, soprattutto di Paderno. A causa di
ritardi nella fornitura di particolari pannelli fonoassorbenti infatti gli abitanti della sponda lecchese del
fiume non riescono più a chiudere occhio la notte. Formali proteste e lamentele ormai non si contano più
e il tempo della pazienza sembra destinato ad esaurirsi rapidamente perché anche altri comuni della
provincia di Bergamo si stanno mobilitando ed esercitano pressioni continue per risolvere l’incresciosa
situazione. “Ho pronto un documento – ha dichiarato lo stesso primo cittadino – con cui chiedo alla
Italcementi di accelerare l’installazione dei sistemi anti-rumore. Non è escluso che se la società non sarà
in grado di mantenere le promesse possa domandare di fermare la nuova linea di produzione che
sembra l’origine del rumore e di attivare ancora i vecchi impianti che non hanno mai causato problemi
simili. I responsabili dell’azienda dal canto loro hanno chiesto pubblicamente scusa dei disguidi e hanno
ammesso di aver incontrato alcune difficoltà, ma non è possibile continuare a soprassedere”.




L’Amministrazione di Calusco del resto è già stata troppo indulgente e in tutti i modi ha cercato di
andare incontro alle esigenze della società leader nella produzione di cemento che ha anticipato che il
periodo di rodaggio degli impianti – che comprendono anche due altiforni che svettano per 120 metri e
che sono in grado di raggiungere temperature 1.400° - proseguirà sino alla fine di maggio, mentre in
realtà avrebbe dovuto terminare lo scorso febbraio prima e a metà aprile poi. “Devo gestire una
situazione difficile – ha commentato ancora Colleoni – Da una parte molte persone, soprattutto da
Paderno si lamentano del rumore e dell’impatto visivo, dall’altra l’Italcementi ha assicurato che i nuovi
impianti garantiranno un notevole risparmio energetico e soprattutto abbatteranno sensibilmente
l’inquinamento energetico. In questa fase di avvio e messa a punto delle strutture appena costruite non è
possibile essere fiscali e qualche disagio è comprensibile”. Scaduti i termini per il collaudo però i
controlli saranno inflessibili: “Entro quindici giorni – ha assicurato il sindaco – verranno effettuate le
prove per verificare che l’immissione di polveri inquinanti non superino i parametri previsti per legge; lo
stesso vale per l’inquinamento acustico e luminoso”. Il calvario per chi vive all’ombra delle due torri
sembra dunque destinato a finire presto, salvo ulteriori proroghe o disguidi. Il tempo delle rassicurazioni
sta però scadendo e ogni giorno sorgono nuovi dubbi tra quanti sono costretti a sopportare rumore, luci
a intermittenza e paesaggi deturpati senza alcun beneficio in cambio. Perché – ad esempio – le due torri
“sputano” gas solo di notte sino alle sette di mattina e durante il giorno non un filo di fumo fuoriesce
dagli altiforni?


D.D.S.


11 aprile 2003

Buongiorno,
perche` il mostro sputa fumo fino alle 7 del mattino e poi smette? E poi perche` se la
insonorizzazione non e` terminata il sig. sindaco di Calusco non gli impone lo stop ,
sino a quando i lavori sono terminati?
Grazie e buongiorno
Sonia


http://calusco.blogspot.com


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Il primo giornale digitale
della provincia di Lecco
Scritto il 11/4/2003 alle 19.13


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