Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, April 01, 2003

L'ECO DI BERGAMO 01 04 03

«Ambiente e produzione, binomio possibile»
Il presidente degli industriali bergamaschi sottolinea le scelte «ecoefficienti» del gruppo Italcementi
CALUSCO D'ADDA Il celeste delle facciate sfuma nell'azzurro del cielo addolcendo i contorni e le geometrie del poderoso complesso industriale dell'Italcementi di Calusco. Un complesso dove tecnologia d'avanguardia e rispetto dell'ambiente non solo si sposano, ma costituiscono più che il punto d'arrivo, quello di partenza, anzi la filosofia stessa che ne ha ispirato la realizzazione. «Non è stato ancora inaugurato – sottolinea l'ingener Carlo Pesenti, condirettore generale di Italcementi – si tratta di un complesso molto importante non solo per Calusco, ma per la Bergamasca stessa». L'ingener Carlo Pesenti ieri ha accolto il presidente degli industriali bergamaschi Andrea Moltrasio in visita allo stabilimento insieme ai componenti della giunta e del consiglio direttivo dell'Unione degli industriali e dei giovani industriali.
«Era la prima volta che visitavo la cementeria di Calusco – afferma il presidente Moltrasio – e, come tutti gli altri membri di giunta e di consiglio, sono rimasto molto impressionato da questo investimento del gruppo Italcementi». Nella realizzazione del nuovo stabilimento il gruppo bergamasco ha investito 150 milioni di euro «per avere una capacità di produrre – rimarca il presidente Moltrasio – in maniera efficiente e soprattutto più ecoefficiente. Il gruppo Italcementi, infatti, è molto attento a tutto ciò che riguarda il problema ambientale e l'impatto sul territorio di questa lavorazione». Una scelta di questo tipo, secondo Andrea Moltrasio, ha un significato che va al di là della stessa Italcementi: «In una provincia come la nostra così manifatturiera – sottolinea – è importante dare fiducia facendo vedere che si può continuare a produrre rispettando l'ambiente. E questo è nel solco di quello che l'Unione sta dicendo e promuovendo in tutto il territorio».
Al termine della visita, nella sede direzione del gruppo a Bergamo c'è stata la presentazione della realtà Italcementi oggi. «È stata una giornata molto bella per tutti – continua il presidente Moltrasio – lo spirito della mia presidenza è fare almeno una volta l'anno giunta o consiglio in una fabbrica di colleghi importanti. Lo scorso anno siamo andati alla Promatech di Colzate di Miro Radici». Poi a proposito di Italcementi aggiunge: «È forse il gruppo industriale italiano più importante che è riuscito a internazionalizzarsi in maniera significativa senza tanti clamori, ma con un risultato incredibile. È un'azienda globale che ha le radici a Bergamo: è un esempio clamoroso di quello che si può fare. È un orgoglio per l'associazione».
Vista da vicino la «Nuova Calusco» impressiona non tanto per le dimensioni – ha una torre che svetta per oltre cento metri – ma per le ardite soluzioni tecniche che permetteranno, una volta a regime, una produzione di 3.600 tonnellate di clinker al giorno (prodotto che serve per fare il cemento). Soluzioni che fanno dello stabilimento di Calusco una realtà di estrema avanguardia. Chi aveva almeno i calzoni corti negli anni Cinquanta ricorderà i cigli della strada perennemente imbiancati dalle polveri della vicina cementeria in via David a Bergamo. Nulla di tutto questo c'è a Calusco, non solo all'esterno del complesso, ma anche passando tra i padiglioni della fabbrica. La materia prima, i semilavorati, e il prodotto finito, infatti, entrano ed escono da un procedimento all'altro senza mai vedere la luce del sole. Ogni passaggio è rigorosamente isolato e quando – con ogni probabilità tra la fine dell'anno o gli inizi del 2004 – sarà terminato il tunnel di 10 chilometri che porterà la materia prima dalle cave di Col Pedrino a Calusco, non ci sarà soluzione di continuità tra la cava e il prodotto finito. Il viaggio del cemento inizia sotto forma delle materie prime e dei correttivi – che servono per fare il clinker – da quattro silo. La lavorazione comincia con la macina nel «mulino del crudo» quindi, dopo i processi di essicazione e miscelazione si arriva alla cottura in un forno a oltre 1.400 gradi. Alla fine si avrà il clinker (presente per il 70 per cento nel cemento). La materia viene lavorata a temperature che oscillano tra i 350 e i 1.400 gradi e l'aria calda viene recuperata per le varie fasi di produzione con un notevole risparmio energetico (ogni giorno è comunque necessaria una dozzina di autotreni di carbone per alimentare il forno). Ogni fase della lavorazione è monitorata, attraverso sofisticati computer, in una apposita sala: la stessa miscela di materie prime viene analizzata ogni due minuti. In queste settimane sono in corso le varie messe a punto in vista dell'entrata in funzione del nuovo impianto che nei prossimi mesi prenderà il posto di quello vecchio. Quando il nuovo complesso girerà a pieno regime l'Italcementi darà vita alle tradizionali giornate di «porte aperte» accogliendo i visitatori.
Alla visita è stato invitato anche Rinaldo Colleoni, sindaco di Calusco. «Sono fiducioso – ha dichiarato – che i miglioramenti a livello ambientale siano quelli previsti». E proprio sulla messa a regime dei nuovi impianti domani alle 20,30 nel municipio di Calusco si incontrerà coi sindaci di Bottanuco, Carvico, Chignolo, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Paderno, Robbiate, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno d'Isola, Verderio Superiore, Verderio Inferiore e Villa d'Adda.
Mino Carrara

IL GIORNO 01 04 03

Torna la pace
sul caso rumori

PADERNO D'ADDA - Chiarimenti in tempo reale tra i sindaci di Paderno e Calusco d'Adda sulle rumorosità del nuovo impianto Italcementi costruito recentemente a Calusco.
Nelle scorse settimane Angelo Rotta, sindaco di Paderno, aveva ricevuto lettere di protesta e chiarimenti sui rumori, soprattutto notturni, provocati dal nuovo impianto.
Rotta aveva immediatamente "girato" a Rinaldo Colleoni, sindaco di Calusco, una richiesta di spiegazioni.
Al collega l'amministratore di piazza Vittoria chiedeva se «l'eccessiva emissione sonora fosse solo temporanea, conseguente cioè alla messa in esercizio e verifica dell'impianto». E, se le norme «relative all'inquinamento acustico e all'insediamento di nuove attività produttive fossero state rispettate».
L'altro ieri la risposta. Scrive il sindaco Colleoni : «Dopo aver interpellato l'Italcementi, preciso che le em issioni anomale sono temporanee, legate all'ottimizzazione delle macchine ed al completamento dei dispositivi antirumore. Dall'Italcementi ci sono stati anche segnalati ritardi nella consegna di portoni fonoisolanti e pannellature insonorizzate da installare nei reparti più rumorosi. La consegna è prevista dal 31 marzo. I lavori richiederanno un paio di mesi, con priorità per le situazioni critiche».
Sull'inquinamento acustico, il sindaco di Calusco ha spiegato che «il nostro comune è dotato di zonizzazione acustica dal 1994 e che una sua revisione è prevista entro il luglio 2003. Nella richiesta di concessione edilizia - conclude Colleoni - l'azienda ha presentato la documentazione relativa all'impatto acustico, con parere favorevole dell'Asl».
Come è noto, il nuovo impianto continua a provocare malumori, non solo a Paderno, per l'impatto visivo (è a poche centinaia di metri dall'Adda leo nardesca) e preoccupazioni per il futuro.
Alcuni cittadini di Paderno stanno monitorando i rumori. Una tabella verrà poi consegnata al sindaco e successivamente all'Arpa competente.
Sergio Perego




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