Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, May 31, 2003

IL GIORNO 30 05 03

Stop all'impianto fuorilegge»


DALMINE — La Direzione generale dell'Ambiente dell'Unione Europea ha diffidato e messo in mora lo Stato italiano per la mancata valutazione di impatto ambientale (Via) nell'autorizzazione dell'impianto di incenerimento rifiuti di Dalmine. La notizia è stata resa nota ieri ed ha provocato la dura presa di posizione di Legambiente Lombardia, che parlando di «impianto fuorilegge» ha chiesto la revoca dell'autorizzazione e lo stop all'inceneritore.
L'impianto è stato realizzato dalla società Rea Spa del Gruppo Radici, secondo la quale le tecnologie utilizzate offrono ampie garanzie. La società aveva anche fatto realizzare dai suoi tecnici uno studio di compatibilità ambientale. «Una presenza così delicata per il territorio e per la salute dei cittadini come quella di un inceneritore - replica Andrea Poggio, presidente di Legambiente Lombardia - va valutata e autorizzata con attenzione e nel pieno rispetto delle norme vigenti, senza scorciatoie. Se così non avviene, le responsabilità sono gravi e ricadono in pieno sugli enti preposti ad assicurare la piena regolarità delle procedure. E' per questo che chiediamo alla Regione, alla provincia di Bergamo e al comune di Dalmine la revoca immediata dell'autorizzazione e la sospensione del funzionamento dell'impianto fino a che non sarà effettuata la procedura di Via».
Secondo Legambiente, poi, la sentenza (che precede una sanzione pecuniaria) è anche un severo monito a tutti quelli che chiedono la costruzione di nuovi inceneritori «di cui la Lombardia non ha per altro alcun bisogno».
L'impianto di Dalmine è entrato in funzione a pieno regime nel 2002, dopo anni di battaglie e opposizioni del comune, delle amministrazioni locali confinanti e degli ambientalisti. Tutto invano, fino alla diffida dell'Unione Europea, in risposta a un ricorso presentato dallo stesso comune di Dalmine e dai comuni vicini.

di Marco Rota


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