Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, June 04, 2005

Aria malata

Merate È la sconfortante conclusione che si trae dall'analisi dei dati consegnati lunedì dall'Arpa a Villa Confalonieri Aria malata. In centro come sulla provinciale L'assessore all'ecologia, Marcello Toma: -Il territorio risente della vicinanza della città di Milano-


MERATE Il centro della città risulta a volte più inquinato delle zone che si trovano a ridosso della provinciale 342. È la sconfortate conclusione che si trae dall'analisi dei dati consegnati lunedì dall'Arpa a Villa Confalonieri. Per un mese, dal 24 marzo al 23 aprile, l'agenzia regionale di protezione e ambiente ha monitorato la concentrazione delle polveri sottili (Pm10) nel centro storico della città, installando in cima a via Baslini, nei pressi del cimitero, una centralina mobile. Scopo dell'esperimento era verificare se le alte concentrazioni di polveri sottili rilevate dalla centralina fissa installata al confine con Cernusco fossero ripetute anche a distanza di qualche chilometro. Nessuno, in comune, si era illuso che lo studio fornisse dati rassicuranti. Tuttavia, i risultati ottenuti vanno al di là delle più nere previsioni. Nel periodo preso in esame, il picco di microgrammi per metro cubo di Pm10 nell'aria registrato dalla centralina fissa è stato quello rilevato il 25 marzo: 106 microgrammi. Il giorno precedente, invece, la centralina mobile di via Baslini è arrivata a registrare un concentrazione assai più alta: 132 microgrammi per metro cubo. Complessivamente, dal 24 marzo al 23 aprile, il limite di sicurezza di 50 microgrammi per metro cubo nella zona a ridosso della provinciale è stato superato nella zona per 12 volte. La centralina mobile di via Baslini, nello stesso periodo, ha invece registrato un superamento dei 50 microgrammi per 7 volte. Altro dato interessante è quello della concentrazione di Pm10 media nell'arco dei 30 giorni. Quella relativa alla zona della provinciale è stata di 47 microgrammi, mentre quella relativa al centro storico si è attestata attorno ai 43 microgrammi per metro cubo. Come si evince da un grafico comparativo dei dati posti a confronto, l'andamento è pressoché coincidente. Lo studio dell'Arpa afferma inoltre che il 70% dell'inquinamento è prodotto da trasporto su strada; quasi il 22% dalla combustione non industriale, mentre il restante 9% è da addebitare a sorgenti mobili e macchinari. Per nulla stupito, l'assessore all'ecologia Marcello Toma ha rimandato un'analisi dettagliata, riservandosi di analizzare il problema in primo luogo con i membri della giunta comunale e quindi con tutti gli amministratori del Meratese che hanno sottoscritto gli accordi di «Agenda 21» a tutela del territorio. Toma ha comunque sottolineato come «il territorio del Meratese risenta della vicinanza della città di Milano» e di conseguenza sia destinato, in condizione di eventi meteorologici sfavorevoli, a raccogliere lo smog proveniente dalla metropoli. L'assessore all'Ecologia ha infine auspicato che l'Arpa intensifichi i controlli e prosegua nella sua campagna di monitoraggio programmando rilevazioni anche in altri territorio confinanti con Merate. -In questo modo – ha concluso – avremo a disposizione un maggior numero di dati che potranno poi essere analizzate nelle riunioni del progetto di Agenda 21- Fabrizio Alfano

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