Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, June 15, 2005

INTERROGAZIONE PARLAMENTO EUROPEO

COMUNICATO STAMPA

Su indicazione del Circolo Ambiente, la parlamentare europea Monica Frassoni ha presentato un'interrogazione sul nuovo decreto sui rifiutiAl Parlamento Europeo un'interrogazione contro i rifiuti in Cementeria !Roberto Fumagalli: "Occorre fermare la lobby italiana dei cementifici"

MERONE (CO) - Un'interrogazione alla Commissione Europea sull'incenerimento dei rifiuti nei cementifici. A presentarla la parlamentare europea Monica Frassoni (dei Verdi), su indicazione del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" di Merone.L'interrogazione (allegata) riguarda i contenuti del recente decreto del Governo italiano sull´incenerimento dei rifiuti, che favorisce la lobby dei cementifici.Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", subito dopo la pubblicazione del decreto, aveva provveduto ad informare alcuni Parlamentari Europei, in merito all'incongruenza del decreto italiano rispetto alla Direttiva comunitaria. E la risposta non si è fatta attendere: la parlamentare Monica Frassoni ha presentato un'interrogazione scritta, nella quale chiede alla Commissione Europea "...quali iniziative intende intraprendere per dare attuazione ... anche in Italia alla Direttiva Europea sui rifiuti".Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ha denunciato che il Decreto Legislativo, approvato dal Governo Berlusconi lo scorso 29 aprile, consente ai cementifici di continuare a incenerire senza autorizzazione e senza nessuno studio di impatto ambientale!Infatti in Italia, a differenza che nel resto d'Europa, i cementifici possono incenerire alcune tipologie di rifiuti (tra cui il CDR) senza alcuna autorizzazione, ma semplicemente con una comunicazione inviata alla Provincia competente!La parlamentare Monica Frassoni evidenzia inoltre altre due storture del decreto italiano. Scrive infatti nella sua interrogazione: "... in caso di mancata verifica da parte dell'autorità competente, si "delega" al gestore dell'impianto, tramite soggetto abilitato, la verifica di conformità dell'impianto stesso all'autorizzazione rilasciata.

Conoscendo i tempi di intervento delle amministrazioni provinciali e ARPA italiane, si delegano, di fatto, i controlli agli stessi controllati". Ed ancora: "... nell'autorizzazione l´autorità competente stabilisce il periodo massimo di tempo durante il quale, a causa di disfunzioni o guasti, le concentrazioni degli inquinanti possono superare i valori limite di emissione autorizzati. In pratica una licenza ad inquinare oltre i limiti di legge".Commenta Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi": "Auspichiamo che l'interrogazione porti alla revoca del decreto del Governo Berlusconi. È infatti necessario fermare la lobby dei cementifici, che in Italia ottiene sempre generosi appoggi. Ormai molti cementifici si stanno trasformando in inceneritori. A Merone già oggi la Cementeria Holcim può bruciare fino a 100.000 tonnellate all´anno di rifiuti, a tutto danno dell´ambiente e della salute dei cittadini".(Per altre informazioni vedasi anche il nostro precedente comunicato stampa, del 30 maggio, alla pagina: www.circoloambiente.org/comunicati/cementlegge2005.htm ).

CIRCOLO AMBIENTE "Ilaria Alpi"Merone, 10 giugno 2005



PARLAMENTO EUROPEO
SCHEDA DI DEPOSITO DI UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Destinatario: CONSIGLIO
COMMISSIONE
INTERROGAZIONI ORALI
I
nterrogazione orale con discussione (art. 108)
Tempo delle interrogazioni (art. 109)
INTERROGAZIONI SCRITTE
I
nterrogazione scritta (art. 110)
Interrogazione scritta prioritaria (art. 110,4)
AUTORE(I):
Monica Frassoni
OGGETTO:
(da indicare)
Attuazione della Direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti in
Italia
TESTO:
Dopo la condanna della Corte europea per la mancata attuazione della Direttiva 2000/76/CE
(Sentenza della Corte di Giustizia Ue, Quarta Sezione, del 2 dicembre 2004, causa C-97/04), il 29
aprile 2005 il Governo Italiano ha approvato il Decreto Legislativo denominato Attuazione della
Direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti.
L'art. 21 comma 4, del Decreto consente agli impianti di co-incenerimento non sottoposti ad A.I.A.,
di utilizzare le procedure semplificate di cui al cosiddetto Decreto Ronchi. Tale procedura è in
contrasto con la normativa comunitaria in vigore.
L'art. 21, al comma 7, prevede l'obbligo di presentazione dello studio di impatto ambientale solo
per gli impianti di incenerimento esistenti, operanti in base alla procedura semplificata prevista dal
Decreto Ronchi, e non anche per gli impianti di co-incenerimento, fra i quali centrali elettriche e
cementifici. Anche in questo caso in contrasto con la direttiva comunitaria in vigore.
All'art. 4 comma 9 e all'art. 5 comma 13, in caso di mancata verifica da parte dell'autorità
competente, si "delega" al gestore dell'impianto, tramite soggetto abilitato, la verifica di conformità
dell'impianto stesso all'autorizzazione rilasciata. Conoscendo i tempi di intervento delle
amministrazioni provinciali e ARPA italiane, si delegano, di fatto, i controlli agli stessi controllati.
All'art. 16 comma 1, si indica che nell'autorizzazione l’autorità competente stabilisce il periodo
massimo di tempo durante il quale, a causa di disfunzioni o guasti, le concentrazioni degli
inquinanti possono superare i valori limite di emissione autorizzati. In pratica una licenza ad
inquinare oltre i limiti di legge.
Quali iniziative urgenti la Commissione intende intraprendere per dare attuazione, e non
stravolgimento, anche in Italia alla Direttiva 2000/76/CE?
Firma(e): Data: 08/06/2005
IT

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