Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Sunday, July 03, 2005

PROPOSTE DEI CITTADINI

"IMPIANTO ITALCEMENTI DI CALUSCOPROGETTO DI COMBUSTIONE DI RIFIUTI CDR, ECOFLUID E RASF"
Calusco d’Adda 21 giugno 2005

Proposte dei cittadini intervenuti per integrare le osservazioni prodotte dal tavolo tecnico


All’incontro del 21 giugno, presso la Sala Civica del comune di Calusco d’Adda hanno presenziato numerosi cittadini, alcuni dei quali hanno chiesto di integrare con loro osservazioni e proposte il documento in elaborazione. Nel dettaglio sono intervenuti i signori: Manzoni, Bolis, Poli, Magni, Biffi, Ghisleni, Panzeri, Barbesani, Bergonzi, Gabelli, Bonagna, Locatelli, Rota, Ferri, Monsaglio, Crespi.
Queste in sintesi le loro proposte convenute, anche a fronte di alcuni primi chiarimenti offerti dai referenti del tavolo tecnico.


La percezione è quella che si stia progressivamente passando da una attività di cementificio ad una di incenerimento.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere l’inserimento di più dati in merito ai flussi dei rifiuti tali da costruire un quadro conoscitivo che supporti la necessità di avere un ulteriore inceneritore in zona

La percezione è quella di un ancor basso livelli di fiducia riponibile nell’azienda, anche a fronte di una poco lineare comunicazione della stessa verso il territorio.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere un dato della produzione complessiva annua degli inquinanti emessi e una rete di centraline sul territorio per valutare le ricadute.
Costruire nella convenzione la possibilità di limitare le produzione a fronte di superamento dei limiti come per altri settori (termoelettrico)

La percezione è che la ditta riesca sempre a trarre molto profitto dalle attività che svolge sul territorio senza che queste riescano realmente a confrontarsi con l’impatto sociale delle stesse.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere alla ditta un piano di proposte di miglioramento del territorio che riequilibri a favore delle comunità l’impatto provocato dalla stessa così da superare l’idea della sola correttezza tecnica delle procedure.

La percezione è che non ci sia coerenza tra quanto sostenuto dall’azienda e quanto vissuto dagli abitanti.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere un piano di monitoraggio del rumore per valutare quello di fondo prodotto dall’attività e determinare i migliori criteri per il posizionamento delle diverse strumentazioni di rilevazione.

La percezione è che non sia chiaro il peso del tornaconto economico dell’azienda nell’avvio di tale procedura.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere il piano finanziario dell’investimento e le convenzioni di avvio dell’impianto e su questi attivare un programma di proposte che vadano nella direzione di ridurre l’impatto visivo dell’impianto sul territorio attraverso un nuovo progetto architettonico. Ma anche rendere lo stesso più funzionale al territorio attraverso una revisione della gamma dei combustibili pensando al metano piuttosto che all’incenerimento dei rifiuti dei comuni su cui ricadono le attività della ditta.

La percezione è che il valore della salute passi sempre in secondo piano, sfruttando anche le politiche non virtuose promosse dalle istituzioni superiori in tema di rifiuti.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda di introdurre nel ciclo produttivo tecnologie realmente innovative che vadano nella direzione di contrastare con la qualità dei combustibili, esempio metano, la deriva prospettata dall’incenerimento dei rifiuti.

La percezione è che ci sia un danno pregresso causato dall’attività della cementeria che deve essere introdotto nel ragionamento.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda di sviluppare una comunicazione con il territorio per dire con chiarezza l’indirizzo delle politiche per i prossimi anni, in particolare quelle relative al piano di uso dei combustibili, e per costruire un programma di risarcimento dello stesso per le trasformazioni irreversibili a cui è stato sottoposto.

La percezione è che manchi un piano di informazioni sulla fisiologie e sulla patologia del processo produttivo.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda la definizione di uno strumento facilmente comprensibile che delinei le sequenze degli accadimenti negativi, le ricadute degli stessi e le modalità di intervento e che dia, attraverso indicatori numerici, un livello teorico di accettabilità del rischio sul modello EFMEA

La percezione è che ci sia poca chiarezza rispetto al reale impatto dell’impianto e dell’inquinamento indoor del cemento così prodotto una volta immesso nel ciclo edilizio e dei suoi effetti sulla salute.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda un piano per l’eliminazione complessiva delle sostanze emesse dall’impianto, a partire dalla polvere e un programma di monitoraggio sanitario complessivo.

La percezione è che gli impatti dell’azienda possano essere estesi ad un pubblico più esteso di abitanti.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda di evidenziare l’impatto di tale attività sulla fauna e sulla flora oltre che sui sistemi ambientali quali le falde sotterranee e di evidenziare le possibilità di risarcimento per malattie causate in modo diretto dall’attività produttiva.

La percezione è che i rischi si possano riscontrare nel programma di manutenzione dell’impianto.
A fronte di ciò la proposta è: richiedere all’azienda di trasmettere al tavolo tecnico il piano di manutenzione e di conoscere le esposizioni a cui saranno sottoposti i lavoratori oltre a rendere accessibili i verbali delle visite ispettive dell’ente certificatore per avere garanzia dell’avvenuta manutenzione dell’impianto.

Più in generale è emersa la richiesta verso le singole amministrazioni comunali di replicare forme di incontro pubblico come quello da cui sono state tratte le osservazioni qui riportate. E’ stato condiviso che il presente documento possa essere occasione per divulgare presso la popolazione una serie di sollecitazioni che siano la base dei futuri confronti.
In questo caso si rimandano i cittadini interessati a consultare il sito
www.comune.calusco.bg.it
Ove sarà possibile trovare traccia di tutti i documenti sino ad ora elaborati.

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