Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, July 15, 2005

Verderio Sup.: Italcementi monopolizza l’informatore

Verderio Sup.: Italcementimonopolizza l’informatore


A seguito delle intenzioni dell’impianto Italcementi di utilizzare altro materiale all’interno dell’inceneritore, le amministrazioni comunali dei paesi limitrofi si stanno mobilitando ormai da tempo per informare i cittadini sugli eventuali rischi. A Verderio Superiore l’ultimo numero dell’informatore comunale è stato interamente dedicato alla questione.

LE PROPOSTE DI ITALCEMENTI
Il Gruppo Italcementi è una società multinazionale che produce prevalentemente cemento e calcestruzzo. Recentemente, ha proposto di sostituire, nel suo stabilimento di Calusco D’Adda (Bergamo), parte dei combustibili impiegati nel proprio processo produttivo (carbone e coke di petrolio) con combustibili costituiti da diverse tipologie di rifiuti (materiali non altrimenti recuperabili e caratterizzati da elevato potere calorico), sino ad un totale pari al 55% del fabbisogno termico del forno della cementeria. Le attività proposte, nell’ambito di un programma finalizzato al risparmio energetico, sono diversamente regolamentate dalla normativa ambientale italiana e seguono diversi iter per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’esercizio.
AUTORIZZAZIONI E COMPETENZE
Novembre 2004: presentazione istanza a Provincia di BG per utilizzo di CDR (Combustibile Da Rifiuti).Al Comune di Calusco, all’ASL e ARPA, Italcementi trasmette la documentazione per l’espressione di un parere. La Provincia di Bergamo deve verificare che siano rispettate le condizioni in ordine alle quantità massime impiegabili, alla provenienza, tipi e caratteristiche dei rifiuti utilizzabili ed alle prescrizioni necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e pregiudizio all’ambiente.Dicembre 2004: avvio della procedura VIA (Valutazione Impatto Ambientale) per l’utilizzodei rifiuti.
L’autorizzazione è di competenza della Regione Lombardia ed è subordinata alla V.I.A. di competenza ministeriale. La procedura ha carattere pubblico; si possono presentare osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale redatto dal proponente. Gli Enti Locali esprimono il loro parere nell’ambito di una Conferenza di Servizi coordinata dalla Regione che ne riporta le conclusioni al Ministero dell’Ambiente. Se il progetto supera la fase della verifica di compatibilità ambientale ha inizio l’iter autorizzativo regionale; anche in questo caso gli Enti Locali partecipano attraverso la Conferenza di Servizi.
A CHE PUNTO SIAMO ?
Il Comune di Calusco D’Adda ha coinvolto 15 Comuni limitrofi nella fase di analisi del progetto e di elaborazione delle osservazioni. Da gennaio 2005 è in corso l’approfondimento tecnico-politico richiesto dai Comuni, tra cui Verderio Superiore, per le valutazioni preliminari. Ad aprile è iniziata la fase di confronto con Italcementi per la definizione degli impatti ambientali. A seguito delle richieste dei Comuni, Italcementi ha sospeso sino allo scorso 30 aprile le procedure “formali” dei due iter autorizzativi attivati. Un primo esito si è ottenuto con la decisione dell’azienda di riformulare parzialmente le proprie proposte. Nel mese di maggio è stata ripresentata istanza per l’utilizzo di CDR (con dilazione della scadenza ad agosto). Inoltre è in fase di revisione lo Studio di Impatto Ambientale relativo all’utilizzo di rifiuti pericolosi che consentirà di rinegoziare i tempi per le osservazioni.Per la procedura CDR, il Comune di Calusco ha presentato le proprie osservazioni alla fine di giugno per consentire alla Provincia di Bergamo di esprimere una decisione entro il prossimo agosto. Per la procedura rifiuti pericolosi, dopo la revisione del SIA (Studio Impatto Ambientale) seguirà il periodo delle osservazioni e quindi l’iter ministeriale per la compatibilità ambientale. Poi riprenderà l’iter regionale, che costituisce una variante agli strumenti urbanistici comunali. Il Comune di Calusco non ha competenze dirette e poteri autorizzativi.
COSA SONO CDR, ECOFLUID, RASF ?
Il CDR (Combustibile da Rifiuti) deriva dal trattamento di bioessicazione dei rifiuti urbani.Proviene da impianti situati in Lombardia e si presenta in forma solida, a pezzatura variabile (circa 20 mm) .A norma di legge, deve essere trattato con un contenuto massimo di umidità e con contenuto definito di contaminanti (es. cloro, metalli pesanti).Il CDR è costituito prevalentemente da carta, cartone, plastiche, legno e materia organica non degradata nel processo di trasformazione. E’ classificato rifiuto speciale ma recenti normative ne prevedono la derubricazione da rifiuto a combustibile, liberalizzandone quindi l’utilizzo.ECOFLUID è una miscela di solventi residui della produzione di resine, vernici, materie plastiche e soluzioni da produzione di intermedi chimici e farmaci di elevato potere calorifico. Viene prodotto in un centro di trattamento di Filago (BG) che garantisce la composizione entro intervalli prestabiliti. E’ stato impiegato in due dei 4 vecchi forni della cementeria di Calusco nel periodo 1994 – 2002; il suo impiego è stato sospeso in attesa della realizzazione del nuovo impianto.RASF è una miscela di residui altobollenti dalla produzione di stirene e fenolo, ad elevato potere calorico, fornita da uno stabilimento in Mantova; deve essere mantenuto ad idonea temperatura per garantire la necessaria fluidità.ECOFLUID e RASF sono classificati “rifiuti pericolosi” sulla base della loro provenienza e delle caratteristiche chimico-fisiche che possono rendere potenzialmente pericolose alcune fasi del loro impiego e movimentazione. E’ previsto il loro impiego per circa il 40% del fabbisogno termico del forno. Il conferimento dei rifiuti allo stabilimento è previsto via gomma (autoarticolati). Il trasporto di CDR, considerando la sottrazione del corrispondente combustibile da petrolio, comporterà l’incremento medio di 3 autoarticolati/giorno nell’area bergamasca. Il trasporto di ECOFLUID/RASF, comporterà un aumento pari a circa 50 autoarticolati l’anno.Lo stoccaggio dei rifiuti è previsto in strutture dedicate, quali serbatoi inertizzati per i rifiuti liquidi, un apposito capannone per il CDR e strutture presidiate per garantire il contenimento di rischi ed impatti. L’alimentazione avverrebbe sia al bruciatore primario che al calcinatore con sistemi di trasporto chiusi e con meccanismi di dosaggio. Le ceneri della combustione saranno inglobate nel prodotto finito o trattenute dai presidi depurativi.

I BENEFICI PROSPETTATI DA ITALCEMENTI
• Risparmio di risorse non rinnovabili (carbone e coke di petrolio), in linea quindi con gli orientamenti normativi e con l’esigenza di rispetto di protocolli internazionali (es. Kyoto).• Caratteristiche del processo (alte temperature ed elevati tempi di permanenza dei gas) che garantiscono la completa distruzione dei contaminanti.• Assenza di residui di combustione dovuto all’inglobamento degli stessi nel prodotto finito senza modifiche qualitative del cemento.• Non variazione qualitativa e quantitativa delle emissioni che risultano indipendenti dalla tipologia di combustibile o rifiuto alimentato.• Significativo abbattimento delle emissioni di Ossidi di Azoto dovuto alle migliorate condizioni di combustione.• Non variazione delle emissioni di altri contaminanti (polveri, ossidi di zolfo, acido cloridrico,..) rispetto alla situazione attuale.
LE PREOCCUPAZIONI DEGLI ENTI LOCALI
Gli Enti locali e le Associazioni ambientaliste hanno subito manifestato preoccupazione per il nuovo progetto del cementificio. L’avvio degli attuali impianti (2003) è stato accompagnato da un monitoraggio ambientale che ha rilevato, a fronte di un miglioramento delle emissioni al camino, una criticità della qualità dell’aria riscontrata al suolo. Primaria è stata quindi l’esigenza di valutare in modo “sostanzialmente unificato” le proposte che Italcementi ha avanzato (peraltro a norma di legge) in modo disgiunto. Alcune proposte non sono sufficientemente supportate da dati e dimostrazioni necessari per comprendere l’impatto sulla qualità dell’aria e del rumore causato dal traffico. Oltre i benefici generali prospettati da Italcementi non sono individuate forme di mitigazione e compensazione a livello territoriale per i Comuni coinvolti, a fronte dei sicuri ritorni economici per l’azienda. Lo studio condotto da Italcementi poteva essere l’occasione per una “valutazione critica” della propria presenza sul territorio.
LE CRITICITA’ SIA (STUDIO IMPATTO AMBIENTALE)
Ai sensi della legge vigente lo Studio di Impatto Ambientale deve essere articolato in un quadro di riferimento programmatico, progettuale e ambientale. • Quadro di riferimento programmaticoNello Studio nessun cenno viene fatto per inquadrare il progetto nel sistema normativo regionale della gestione dei rifiuti speciali (dati di produzione, attuale sistema impiantistico). Non sono stati considerati tutti gli strumenti di programmazione e gestione del territorio (es. nessun cenno al Piano Territoriale della Provincia di Bergamo). • Quadro di riferimento progettualeMancano informazioni precise sulla qualità dei rifiuti da impiegare, sulle variazioni qualitative nelle composizioni, sulle procedure da adottare per garantire il controllo e per verificare standard elevati di qualità del CDR. Per il conferimento dei rifiuti il percorso ipotizzato dei camion non è ritenuto proponibile e non viene evidenziata la possibilità di conferimento in orari a minor traffico lungo le arterie stradali interessate. Mancano valutazioni sul possibile trasporto a mezzo ferrovia. • Quadro di riferimento ambientale Nello Studio viene riportata la descrizione delle esperienze condotte in altri stabilimenti del Gruppo Italcementi in merito al coincenerimento ma mancano esperienze in cui siano trattati i rifiuti in oggetto: tutte le esperienze trattate si riferiscono ad una alimentazione di rifiuti sino ad un massimo del 25% del fabbisogno del processo (55% del caso in oggetto).Si ritiene necessario un approfondimento della trattazione in relazione alle emissioni di microinquinanti. Gli approfondimenti condotti in merito al SIA hanno evidenziato carenza di dati ed informazioni riferite al complesso delle emissioni dallo stabilimento Italcementi e non hanno descritto il contesto in cui la proposta andrebbe ad inserirsi: non sono individuate nell’ indagine le importanti fonti di emissione già presenti (inceneritori di Dalmine, Trezzo, Filago).Per gli impatti ambientali i Comuni e gli Enti istituzionali chiedono di evidenziare :• un confronto con le migliori tecnologie disponibili; • rigorosi limiti di emissione; • continui miglioramenti delle prestazioni.

OSSERVAZIONI DEL TAVOLO TECNICO E RISPOSTE ITALCEMENTI
Il Tavolo tecnico ha proposto soluzioni più compatibili con la tutela dell’ambiente e della salute. Pur consapevoli del ruolo marginale degli Enti Locali nel processo decisionale si ritiene opportuno individuare una serie di “punti fermi”. ltalcementi ha espresso un giudizio articolato in merito alle osservazioni presentate:Alcune osservazioni diverranno oggetto di approfondimento in sede di revisione SIA. Tra le più significative: uno studio sui sistemi di trasporto di materie prime e prodotti finiti, una più completa trattazione degli aspetti qualitativi dei rifiuti trattati e delle esperienze di coincenerimento, l’inclusione tra gli scenari di rischio delle ipotesi di ribaltamento dei mezzi conferenti rifiuti pericolosi, la normativa regionale e provinciale in corso di definizione nella gestione dei rifiuti speciali. Altre osservazioni dovranno essere oggetto di specifici approfondimenti “extra SIA”:valutazione del complesso delle emissioni dello stabilimento; approfondimenti delle tematiche ambientali/territoriali, raccordo ferroviario per la ricezione di coke e loppa al fine di diminuire i conferimenti via camion, più economici per l’azienda.Le pubbliche amministrazioni chiedono a Italcementi di presentare il piano industriale relativamente all’entità dei risparmi economici ottenibili attraverso i nuovi combustibili per permettere a livello locale una corretta valutazione delle proposte per le compensazioni rese necessarie dalle esternalità prodotte dall’azienda. Per le osservazioni relative ai processi produttivi Italcementi ribadisce :• la piena idoneità dell’impianto al trattamento dei rifiuti; • non sussistono preoccupazioni per le emissioni di microinquinanti; • gli attuali livelli emissivi non saranno alterati dalla combustione di rifiuti; la fase sperimentale da condurre sulla base di uno specifico protocollo consentirà di confermare tali previsioni.Non sono state recepite dall’azienda le osservazioni avanzate dagli Enti sui seguenti aspetti :• Viabilità – sostiene che la nuova tangenziale sud di Calusco risolverà i problemi. • Mitigazioni e compensazioni – ritiene improprio parlarne, dato che non vi sono impatti aggiuntivi. Vengono però segnalati interventi che sono stati progettati, e in parte realizzati, indipendentemente dall’iniziativa in oggetto (tangenziale sud, tunnel Colle Pedrino). • Salute pubblica – sostiene che per il CDR, l’ASL ha già espresso parere favorevole. La valutazione, per gli Enti Locali , deve essere ricondotta ad una situazione iniziale, anche se non del tutto conosciuta ed in fase di aggiornamento, includente anche l’inquinamento prodotto dai camion.
LA POSIZIONE DEL COMUNE DI VERDERIO SUPERIORE
Vi informiamo, in sintesi, circa le azioni intraprese dal Comune di Verderio Superiore:In data 27 gennaio 2005 il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità (maggioranza e minoranze) di chiedere:
1. A Italcementi di sospendere l’utilizzo di combustibili non tradizionali e potenzialmente pericolosi, in attesa di ottenere le autorizzazioni già richieste agli Enti preposti; 2. Alle strutture incaricate della verifica della pericolosità e del rischio potenziale di tali pratiche, di intensificare i controlli; 3. Al Comune di Calusco d’Adda di tenere costantemente informati i Comuni interessati circa gli sviluppi della questione e di indire apposite assemblee informative aperte a tutti gli enti coinvolti.”
In data 9 aprile 2005 il Sindaco e tutti i Gruppi consiliari di Verderio Superiore hanno richiesto a Italcementi di prorogare la sospensione della sperimentazione in attesa delle conclusioni del Tavolo tecnico, condiviso dai Comuni coinvolti e gestito da Agenda 21, Isola Bergamasca . In data 23 maggio nella Consulta Urbanistica congiunta dei Comuni di Verderio Superiore e Verderio Inferiore, presenti gli assessori all’ambiente, si è valutata la risposta Italcementi che si è assunta il seguente impegno :
“ITALCEMENTI, DA SUBITO E PER INIZIATIVA VOLONTARIA, HA PRESO L’IMPEGNO DI SUBORDINARE L’INIZIO DELLA FASE SPERIMENTALE ALLA CONDIVISIONE DI UN PROTOCOLLO TRA LE PARTI SULLE MODALITA’ DI CONDIVISIONE E VALUTAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE STESSA”.
Nella discussione della Consulta è emersa la seguente valutazione condivisa all’unanimità, da tutti i componenti presenti:
1. si è sottolineato “l’impegno di subordinare l’inizio della fase sperimentale alla condivisione di un protocollo” 2. la possibilità di integrazione nel protocollo delle richieste tecnico-politiche, prima che avvenga la sperimentazione 3. si intende mantenere aperta la contrattazione con una risposta all’Italcementi che preveda: • assemblee pubbliche con le Amministrazioni comunali, Legambiente e Italcementi, aperte ai cittadini• disponibilità alla continuazione del tavolo tecnico che deve concludere i lavori prima della sperimentazione • miglioramento della situazione ambientale rispetto ad oggi, con eventuali interventi di mitigazione e compensazione ambientale. In data 21 giugno 2005, all’interno del percorso che ha visto 15 amministrazioni pubbliche confrontarsi in un processo decisionale aperto, si è svolto un incontro pubblico a Calusco per fare il punto della situazione e recepire le posizioni dei cittadini e delle Associazioni territoriali.Nel periodo luglio – settembre 2005 saranno approfonditi gli aspetti sanitari e territoriali.A conclusione del processo decisionale, a fine settembre 2005, le Amministrazioni Pubbliche trasmetteranno un documento condiviso con le osservazioni al SIA e le proposte definitive agli Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni (Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Ministero dell’Ambiente).
LE CONDIZIONI DEI COMUNI
I Comuni e le Associazioni non sono ancora soddisfatti delle risposte date da Italcementi.Molto lavoro è stato fatto ma altre garanzie devono esserci fornite. Qualora si arrivi da parte degli Enti competenti alla formulazione di un giudizio positivo in merito alle proposte avanzate, riteniamo necessario ribadire i seguenti “punti fermi “ che verranno formulati nelle Conferenze di Servizio:
• Impegno di Italcementi a garantire prestazioni ambientali migliorative dell’ attuale situazione per il complesso dei contaminanti della combustione; • Definizione di protocolli per il controllo delle attività con una rete di centraline a terra ed il monitoraggio affidato ad un organismo tecnico-scientifico indipendente; • Analisi preventiva delle emissioni (punto “zero”); • Indagine sui microinquinanti e rilevazione degli stessi nel cemento; • Progressivo utilizzo di combustibile sino ad arrivare alla quota massima ipotizzata solo dopo la verifica dei risultati conseguiti in un adeguato periodo di sperimentazione.
L`Amministrazione Comunale
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(c)www.merateonline.itIl primo giornale digitaledella provincia di Lecco
Scritto il 14/7/2005 alle 18:00

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