Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, March 17, 2003

LA PROVINCIA PAVESE 16 03 03

«Verso una politica di larghe intese»
Broni: territorio e ambiente, unità d'intenti anche in commissione

(m.p.a.).

BRONI. Una Commissione Territorio «barometro» della situazione politica di Broni. Il presidente Stefano Pisani e il consigliere Emilio Bosini hanno dato vita, coi 3 consiglieri di opposizione Speranza Carlevati, Vittorio Mangiarotti e Mario Fugazza ad una «politica dalle larghe intese» su ambiente e territorio, nonostante qualche perplessità dei consiglieri Daniela Fantoni e Carmelo Bisconti: una svolta nell'operato della Commissione che potrebbe avere ricadute anche in consiglio. Pisani ha aperto ricordando il suo intervento sull'Italcementi e collegandolo alla necessità di un serio controllo del territorio. «Ci dobbiamo chiedere alcune cose e ricavare risposte certe - ha commentato Pisani - Anzitutto è possibile un reinsediamento dell'Italcementi, e se sì, dove? E siamo sicuri che lo spostamento sia utile? Ci sono incentivi per sostenere economicamente un'operazione simile? Per questo occorre un'indagine seria che è compito di questa Commissione, invitiamo la controparte e i tecnici e verifichiamo. Alla fine, una decisione sarà definitiva». Fugazza ha sottolineato come sia difficile che l'Italcementi possa essere reinsediata anche perché la situazione non cambierebbe; Mangiarotti ha invece commentato che occorre essere pratici e che altri sono i problemi, come l'amianto, ma ha poi ribadito che il suo gruppo da sempre ha espresso la volontà di approfondire i grandi argomenti legati al territorio. Inizialmente la reazione delle opposizioni appariva però tiepida, provocando la reazione di Bosini che ricordava il loro appoggio a Pisani in consiglio mentre Bisconti sottolineava come altri comuni sarebbero contenti di avere un'azienda come questa. Pisani allora ha ripreso la parola: «Sono stufo di sentire scuse di lana caprina nelle discussioni in consiglio. Chiediamoci se la città è ancora compatibile con la presenza dell'Italcementi. Personalmente non credo che le farine animali siano pericolose ma il problema è un altro e occorre dirlo: la presenza di un'Italcementi è percepita incompatibile». Nessuno vuole fare la guerra all'Italcementi, hanno precisato Pisani e Bosini: la Commissione vuole solo un'indagine conoscitiva.
Broni. L'azienda è comunque pronta al confronto
Sorpresa dell'Italcementi
«Per noi parla il protocollo»

m.p.a.

BRONI. Sorpresa è stata espressa dall'Italcementi in una nota che è stata diramata nella giornata di ieri.
«Siamo sorpresi in riferimento all'iniziativa del presidente della commissione Territorio, Stefano Pisani. Di recente abbiamo firmato con il sindaco di Broni, Elisabetta Troysi, e con i sindacati un protocollo che, oltre a limitare al di sotto della norma di legge le emissioni della cementeria, istituiva un tavolo tecnico che aveva proprio la funzione di mettere a confronto le iniziative della cementeria con l'intera amministrazione e le organizzazioni rappresentative degli interessi collettivi. Questa iniziativa - afferma nella nota l'azienda - ci sembra sia laterale al protocollo sottoscritto con il consenso di tutta l'amministrazione». E la nota dell'Italcementi conclude: «In linea di principio non ci sottrarremo anche a questo confronto, così come abbiamo sempre fatto, quando avremo modo di comprendere esattamente gli aspetti formali e reali di questa iniziativa». Come a dire che l'Italcementi rappresenta un valore troppo grande, con i suoi 12 miliardi destinati all'azienda bronese, per diventare materia di contesa fra i gruppi politici, qualsiasi essi siano.


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