Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, March 24, 2003

MERATEONLINE 22 03 03

Ci hanno scritto





Durante l`ultimo consiglio comunale, il Consigliere Magella ha proposto (in merito ai valori rilevati per il piano di zonizzazione acustica avvenuti quando l`Italcementi ancora non disturbava) di verificare di quanto si sono discostati i valori ora che quel disturbo c`è. E la cosa dovrebbe venir effettuata dopo l`entrata in vigore di quel piano che adesso deve restare "esposto" per la visione di chiunque vi fosse interessato affinchè possano essere fatte dai cittadini le considerazioni in merito per un sessantina di giorni circa (scusate le parole non chiarissime ma non sono un burocrate). L`esserse dotati del piano è comunque un punto a favore! Abitando in una zona mooooolto colpita dai rumori di quella "COSA", all`indomani mattina della prima notte rumorosa ho contattato direttamente l`ARPA di Bergamo per conoscere le modalità per effettuare una segnalazione. Mi è stato riferito di segnarmi su una specie di tabella il giorno, l`ora, la durata e la descrizione del tipo di rumore che si sente. Quella tabella dovrà poi essere fatta pervenire al proprio Comune con una lettera in cui si segnala il disagio cui si è sottoposti e la fonte che si presume sia la causa di tali emissioni rumorose appellandosi alla legge 447/95 ed eventualmente al piano di azzonamento acustico che prevede che la zona in cui si risiede sia indicata come zona "X" (se è una zona 2 o addirittura 1 si è più "tutelati"). Il Comune dovrà mandare una segnalazione al Comune in cui risiede la presunta causa di inquinamento acustico e dovrebbe avviare una serie di controlli amministrativi con l`azienda (???). Se il disagio comunque prosegue la segnalazione dovrà essere fatta dal Comune all`ARPA competente che provvederà a tutte le verifiche del caso (anche con rilevazioni). Pertanto la prassi è lunghetta... purtroppo...
Invito cortesemente Merateonline a farsi portavoce di questo appello: "Far sapere a più persone possibili tra quelle che sono disturbate dal rumore imputabile all`Italcementi di tenere una tabella con giorno, ora, durata e descrizione del rumore affinchè poi sia più facile cercare di risalire sia all`identità (che altrimenti resta presunta) di chi emette i rumori sia al tipo di processo produttivo che in quel luogo viene svolto durante quelle ore di disturbo affinchè sia poi più agevole prevedere contromisure. Raccolti i dati sarebbe opportuno far sottoscrivere ad altre persone (vicini di casa...) la lettera di segnalazione da far poi avere in Comune."
Scusate se sono stato lungo, ma la questione mi sta molto a cuore: non oso pensare a che disagi dovrò sopportare quest`estate quando il caldo mi spingerà ad aprire le finestre di notte... Cordiali saluti


Andrea Crippa



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Paderno – Appello a tutti i cittadini: una tabella
per segnalare tutti i rumori dell’Italcementi”


Paderno si ribella contro il rumore notturno prodotto dai nuovi impianti dell’Italcementi. Numerosi cittadini infatti hanno avuto modo di lamentarsi dell’impossibilità di prendere sonno a causa di un sommesso ma costante e fastidioso ronzio che la sera si diffonde in tutta la zona e che proviene dai due nuovi alti forni del colosso bergamasco che sorgono a poche centinaia di metri di distanza dal paese, proprio al di là dell’Adda. La gente è intenzionata a riappropriarsi del silenzio e sembra intenzionata a ricorrere a tutti i mezzi disponibile pur di poter tornare a dormire sonni tranquilli. L’appello è dunque quello di compilare una tabella giornaliera che indichi l’ora, la durata e la descrizione del tipo di rumore. Il materiale raccolto dovrà poi essere inviato all’Amministrazione comunale guidata da Angelo Rotta con una lettera in cui si segnale il disagio cui si è costantemente sottoposti e la fonte che si presume essere la causa delle emissioni rumorose. In base alla legge 447/95 il Comune potrà così prendere contatti con l’Amministrazione di Calusco, dove sorge l’Italcementi, per chiedere di avviare i controlli e soprattutto per imporre che venga rispettata la normativa. Il nuovo piano di azionamento acustico approvato giovedì scorso in Consiglio comunale dovrebbe garantire maggiori probabilità di successo all’iniziativa. Il sindaco di Paderno si è comunque già interessato alla questione. “Anche io – ha detto – ho sentito il rumore, come una sorta di tuono sommesso e continuo. Ho già inviato una lettera al sindaco di Calusco per invitarlo a prendere i provvedimenti del caso”. Il primo cittadino ha anche annunciato che farà eseguire nuovi rilievi per verificare che il piano di azionamento sia rispettato. Il documento infatti è vincolante anche per i paesi vicini. “Il Piano – ha detto Rotta – ci consente di intervenire anche al di fuori dei nostri confini ed è una forma di tutela molto importante”.

Paderno – L’opposizione accusa:
``Maggioranza troppo impegnata per il pozzo
Agip per accorgersi dell’Italcementi``





Secondo gli oppositori di Angelo Rotta e della maggioranza consiliare l’Amministrazione comunale di Paderno d’Adda era troppo impegnata a contrastare il progetto dell’Agip di installare un pozzo petrolifero per accorgersi di quanto stava avvenendo al di là dell’Adda, ovvero della realizzazione dei nuovi impianti dell’Italcementi. “Una torre che nessuno ha chiesto – si legge sul Ponticello, il foglietto informativo della minoranza – e nessuno voleva, ma per la quale nessuno si è mosso. I comuni della zona erano troppo impegnati a combattere la trivella dell’Agip”. Per gli esponenti di Per una Paderno Nuova meglio sarebbe stata la torre di trivellazione piuttosto che il colosso dell’Italcementi: “La trivella sarebbe rimasta in paese per non più di tre anni. La cosa più incredibile è che tutto è stato edificato a cento metri di un parco naturale dove non è possibile gettare sassi nel fiume o raccogliere asparagi selvatici ma è possibile edificare una torre di cemento visibile da tutta la valle”. L’attacco dell’opposizione attraversa però anche il ponte San Michele sino a colpire l’Amministrazione di Calusco: “ma non è governato da quella sinistra che comprende il gruppo dei verdi?”. Il primo cittadino Angelo Rotta preferisce però non commentare lo scritto e si è limitato a ribadire di aver fatto tutto quanto poteva fare sia per evitare l’innalzamento del pozzo petrolifero sia per l’Italcementi: “Siamo stati informati dei progetti del colosso bergamasco – ha spiegato – solo quando i progetti erano approvati”.




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