Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, May 31, 2004

Calusco, nel prg stop alle aziende

L ECO DI BERGAMO 31 05 04


Calusco, nel prg stop alle aziende

Calusco d'Adda volta pagina e lo fa con piano regolatore che riordina lo sviluppo del territorio. Rispetto al piano precedente non ci sarà un metro quadrato in più per gli insediamenti produttivi. In Consiglio comunale la maggioranza («Lineacomune») ha votato a favore, mentre la minoranza («Casa delle libertà») ha abbandonato la sala consiliare: poco tempo per esprimere una valutazione compiuta. «Uno degli obiettivi del nuovo piano – ha spiegato il sindaco Rinaldo Colleoni – è la riqualificazione degli spazi pubblici e la costruzione del sistema dei servizi: fiera, mercato, centro diurno, scuole e verde di quartiere». Il meccanismo pensato dall'Amministrazione comunale è quello della permuta: uno scambio di terreni fra Comune e privati che interesserà in particolare l'area attorno agli impianti sportivi. Per lo sviluppo residenziale si punterà sul recupero e la riqualificazione dell'esistente. Il piano prevede comunque un incremento della popolazione fino a 10.000 abitanti.

Nuovo prg: aziende a bocca asciutta

Il Consiglio dà l'ok al piano: stop alle aree produttive e permute di terreni per aumentare verde e servizi
CALUSCO D'ADDA Dopo 21 anni Calusco d'Adda ha un nuovo piano regolatore generale (prg) che punta su uno sviluppo sostenibile, ovvero sulla salvaguardia del territorio e dell'ambiente. E su questa linea viene previsto uno sviluppo industriale e produttivo che porterà a termine quanto già previsto nel precedente prg - quello adottato in Consiglio comunale il 19 maggio 1983 - senza inserirvi alcun metro quadrato in più.
Dopo ampia illustrazione e discussione in Consiglio comunale, il nuovo piano è stato votato in forma compatta dalla lista di maggioranza «Lineacomune», mentre i cinque consiglieri di minoranza della lista «Casa delle Libertà» hanno abbandonato la sala consiliare.
«Non possiamo esprimere un parere su questo nuovo prg - ha esordito a nome della lista, il consigliere Rubens Bergonzi - in quanto il tempo dalla consegna della documentazione al dibattito in Consiglio è stato poco e non ci è stato possibile esaminarla in modo adeguato. Quindi non ci sentiamo di pronunciarci e abbandoniamo l'aula».
A presentare il documento all'intero Consiglio comunale è stato il sindaco Rinaldo Colleoni, mentre per la popolazione era stata organizzata un'apposita assemblea pubblica.
«Le scelte e gli indirizzi - ha affermato il sindaco - che l'Amministrazione comunale ha voluto dare a questo nuovo e importante strumento urbanistico, come lo è il piano regolatore, si possono sintetizzare così: attuare e dare concretezza ad uno sviluppo sostenibile effettivo del nostro paese nel prossimo futuro, cioè coniugare armoniosamente lo sviluppo residenziale e produttivo e la salvaguardia dell'ambiente».
Così ha esordito il sindaco Colleoni, soffermandosi poi a spiegare nel dettaglio quanto inserito nel piano. Tra i punti salienti e importanti di questo nuovo strumento di programmazione urbanistica riveste grande importanza quello relativo ai servizi sul territorio, ossia quelle aree e attrezzature di interesse generale, tra cui i servizi pubblici e privati necessari ad un equilibrato sviluppo del territorio.
«È uno degli obiettivi del nuovo piano - ha spiegato il sindaco - si tratta di riqualificare lo spazio pubblico e quello del sistema dei servizi, valorizzando il ruolo della "parte pubblica". I servizi pubblici, costituiti principalmente dalle attrezzature collettive quali fiera, mercato, futuro centro diurno integrato, distretto sanitario, municipio, attrezzature scolastiche e religiose, verde di quartiere e sportivo, parcheggi pubblici e altro, attualmente sono pari a 222.438 metri quadrati. Con il nuovo prg passeranno a 382.342 metri quadrati, pari a uno standard di 38,1 metri quadrati per abitante. Se a questi aggiungiamo altri 93.000 metri quadrati per servizi produttivi e commerciali, si attiene un totale di area servizi pari a 475.000 metri quadrati, oltre il doppio dell'esistente».
«Ciò avverrà - ha continuato Rinaldo Colleoni - principalmente attraverso l'acquisizione pubblica gratuita di aree private ottenute col meccanismo della perequazione anziché dell'esproprio forzato, garantendo a tutti i proprietari interessati la possibilità di trasformazione delle loro proprietà».
Questo sistema di «perequazione-scambio» di proprietà comunali in cambio di terreno privato interesserà principalmente l'area attorno agli impianti sportivi. Il Comune scambierà col privato del terreno fabbricabile di sua proprietà in cambio di aree poste nei pressi del centro sportivo.
Un'altra novità è lo sviluppo residenziale, la cui scelta è stata di conservazione, recupero e riqualificazione dell'esistente, non mancando significative realtà di trasformazione. L'attuale popolazione di 8.109 abitanti al 31 dicembre 2003 passerà a 10.000 abitanti teorici con il nuovo prg, di cui 1.130 abitanti con le nuove espansioni in località Capora già previste col vecchio piano regolatore e già in atto, mentre i restanti abitanti sono previsti con il nuovo prg.
Aree produttive non sono previste. L'area silos di insaccamento dell'Italcementi, posta tra la via Marconi e la via Vittorio Emanuele, è stata trasformata in commerciale e residenziale, permettendo alla società di spostare questa lavorazione a sud e quest'area riqualificarla assieme alla via Marconi. Lo stesso criterio di conversione dell'area industriale in residenziale è stato fatto per la Camet, posta in via Piave in area abitata. Lo scopo è quello di liberare il centro abitato dalle industrie. Inoltre il vincolo che da oltre vent'anni c'era sui terreni per la futura strada e il nuovo ponte sull'Adda - che si favoleggia dagli Anni Ottanta - è stato tolto.
Il nuovo piano regolatore generale rimarrà in visione al pubblico per trenta giorni e per le osservazioni per altri trenta giorni, dopo di che ritornerà in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva.
Angelo Monzani


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