
Comitati - Legambiente e i comitati contro l’ampliamento dell’inceneritore di Dalmine tornano in piazza. E stavolta lo fanno con un volantinaggio organizzato in tutti i paesi della zona.
"Inceneritore, no alla terza linea"
A Dalmine torna la protesta
“La terza linea non serve!” Legambiente e i comitati contro l’ampliamento dell’inceneritore di Dalmine tornano in piazza. E stavolta lo fanno con un volantinaggio organizzato in tutti i paesi della zona per protestare “contro l’immobilismo dell’amministrazione di Dalmine”. I comitati lamentano l’atteggiamento troppo remissivo della giunta guidata da Claudia Terzi in merito alla questione, aperta da circa due anni, della realizzazione di una terza di linea di incenerimento che andrebbe a potenziare lo smaltimento dei rifiuti dell’impianto di Dalmine. La Provincia, ancor prima dell’insediamento del leghista Ettore Pirovano, aveva dato il suo benestare approvando la modifica nel nuovo piano rifiuti. Ora però sia l’amministrazione di via Tasso che quella dalminese, che in Consiglio comunale ha ribadito la contrarietà alla terza linea, non sembrano affrontare la questione di petto. Nessuna posizione ufficiale, nessun sollecito alla Regione, nessuna assemblea pubblica con i cittadini. I comitati con questo volantinaggio vogliono risollevare il caso anche in virtù dell’inchiesta giudiziaria sulla bonifica dell’area Montecity Santa Giulia che vede come principale imputato Giuseppe Grossi, amministratore delegato della Green Holding, società proprietaria dell’inceneritore. “Ad una specifica interpellanza nel Consiglio comunale di Dalmine del 27 novembre 2009 il sindaco è stato piuttosto fumoso nelle risposte – si legge nel volantino distribuito dai comitati -. Pur confermando la sua contrarietà alla terza linea dell’inceneritore, di fatto, non ha preso alcuna iniziativa: non ha consegnato alla Regione Lombardia le seimila firme di cittadini contrari all’ampliamento, non è stato organizzato nessun incontro con le amministrazioni vicine, non ha chiesto la sospensione dell’iter di autorizzazione nonostante i guai giudiziari di Giuseppe Grossi. Riteniamo che l’amministrazione di Dalmine debba mettere in campo tutti gli strumenti a propria disposizione, velocemente e con tenacia nei confronti della Regione Lombardia. Come cittadini di Dalmine, preferiremmo non confidare nei guai giudiziari di Grossi ed apprezzeremmo che le dichiarazioni del sindaco trovassero concretezza nei fatti. Se l’autorizzazione della terza linea verrà concessa, qualcuno si dovrà assumere le proprie responsabilità davanti ai cittadini”. Il volantino si conclude con un simpatico slogan. “Sindaco! Non rifiuti le nostre proposte!”.
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