Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, January 12, 2005

paderno: all'incontro anche i due verderio, robbiate e le associazioni ambientaliste Rifiuti pericolosi: pronto un vertice nella sede di «Italcementi»

LA PROVINCIA DI LECCO 11 01 05

paderno: all'incontro anche i due verderio, robbiate e le associazioni ambientaliste Rifiuti pericolosi: pronto un vertice nella sede di «Italcementi»

La torre dell'Italcementi domina la Brianza dove cresce la preoccupazione per i fumi dei rifiuti pericolosi

PADERNO (l. per.) Allarme e preoccupazione in paese per una notizia rivelata da un volantino in distribuzione, volantino tra l'altro anche protocollato in comune. Poco dopo la metà di dicembre la multinazionale Italcementi, con stabilimento a Calusco d'Adda, ha depositato una richiesta di autorizzazione per l'uso di combustibili classificati dalla legge come pericolosi come l'ecofluid, il rasf e i residui stirolici e fenolici. Il primo in particolare è già stato utilizzato in passato nel vecchio impianto. «Italcementi ha l'intenzione di utilizzare rifiuti altamente tossici e pericolosi per alimentare i propri forni… Nel caso specifico facciamo presente che questi rifiuti tossici provengono da Mantova dove sono stati vietati da anni perché la popolazione è insorta in quanto da studi fatti i casi accertati di cancro sono aumentati in modo drammatico nella popolazione circostante»: questo si legge nel volantino. La circostanza è stata confermata dalla dirigenza dell'Italcementi che si è detta disponibile alla massima collaborazione e trasparenza nell'informare la cittadinanza dei paesi interessati - non solo Calusco ma anche Paderno – su tutte le sue iniziative. L'iter di approvazione del progetto di utilizzo dei combustibili prevede incontri e conferenze di servizi per avere il via libera. In particolare, Italcementi ha in programma di installare una centralina per i rilevamenti in atmosfera con i dati che saranno trasmessi su un pannello a messaggio variabile all'ingresso dell'abitato di Calusco. Questo però non tranquillizza gli abitanti e il gruppo di cittadini firmatari del volantino, che parlano apertamente che si vogliono «trasferire qui l'inquinamento con i relativi casi di cancro». La multinazionale del cemento, viste le preoccupazioni, ha deciso una moratoria sulla richiesta di autorizzazione fino al prossimo 30 aprile, moratoria richiesta dall'amministrazione comunale di Calusco, sollecitata in tal senso anche dagli amministratori di Paderno. Il sindaco Valter Motta, visti i volantini, ha subito chiesto lumi al collega di Calusco ed ha intenzione di lavorare in stretto collegamento con i comuni vicini ma anche con la direzione dell'azienda, che negli ultimi tempi si è dimostrata molto più collaborativa che in passato. Sul piede di guerra sono anche gli ambientalisti e si parla già di comitati di protesta – sul tipo del comitato salvaguardia territorio che ha combattuto contro il pozzo Agip – pronti a sollevarsi ed a protestare in piazza. Il circolo meratese di Legambiente, presieduto da Laura Bonfanti, è in attesa di conoscere meglio i dettagli dello studio di impatto ambientale per bruciare materiale pericoloso depositato presso il comune di Calusco, la provincia di Bergamo e la Regione Lombardia. Se l'Italcementi ha acconsentito a sospendere fino al 30 aprile prossimo la richiesta di autorizzazione per l'uso di rifiuti pericolosi da bruciare nel forno inceneritore per la cottura del clinker, gli amministratori comunali sono comunque in attesa di chiarimenti. Li avranno probabilmente durante l'incontro fissato per sabato prossimo, 15 gennaio, alle 9 a Calusco d'Adda. «Siamo stati invitati e vi parteciperemo certamente», annuncia il sindaco Valter Motta, che vi si recherà accompagnato da un assessore. L'invito è stato esteso agli altri Comuni lecchesi interessati dalle possibili emissioni dalla torre del complesso industriale, quindi Robbiate, Verderio Inferiore e Verderio Superiore. Anche le associazioni ambientaliste hanno ricevuto la convocazione.

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