Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, January 06, 2005

Paderno - Calusco d`Adda. Un volantino semina il panico su un nuovo progetto dell`Italcementi

Paderno - Calusco d`Adda. Un volantino semina il panico su un nuovo progetto dell`Italcementi


L`impianto Italcementi torna a fare paura. A mettere in allerta cittadini e amministrazioni comunali è stato, questa volta, un volantino anonimo fatto circolare per le strade di Paderno d`Adda nei giorni scorsi. La mano ignota, inoltre, è giunta fino alla sede del palazzo municipale dove il volantino è stato protocollato, come vuole la prassi, e ha fatto sobbalzare dalla sedia il sindaco Walter Motta. Armato di telefono il primo cittadino ha così chiesto al collega di Calusco d’Adda informazioni in merito che, però, sono arrivate con il contagocce. Sulla sponda bergamasca, infatti, il volantino è giunto tardi e in poche copie e i contatti con la dirigenza dell’Italcementi, sono stati sporadici quanto difficili. Dal volantino si apprende che “Italcementi ha l’intenzione di utilizzare rifiuti altamente tossivi e pericolosi per alimentare i propri forni…Nel caso specifico facciamo presenti che questi rifiuti tossici provengono da Mantova dove stati vietati da anni perché la popolazione è insorta in quanto studi fatti i casi accertati di cancro sono aumentati in modo drammatico nella popolazione circostante”. Firmato: un gruppo di cittadini. Al momento i firmatari non si sono ancora rivelati ma dalla dirigenza dell’Italcementi di Bergamo hanno tenuto, una volta informati, a fare alcune doverose precisazioni. “Abbiamo avviato la procedura per utilizzare combustibili classificati dalla legge come pericolosi, ma abbiamo anche fornito la massima disponibilità a collaborare con l’amministrazione di Calusco e delle aree confinanti, i cittadini e gli enti preposti. L’azienda Italcementi ha fornito la completa e più ampia disponibilità per presentare e illustrare il tipo di iniziativa che avrebbe intenzione di avviare. L’iter di approvazione prevede incontri e conferenze di servizi per avere il via libera nel campo autorizzativo. Ribadiamo che forniamo la massima disponibilità a fornire le informazioni del caso. L’Ecofluid è già stato utilizzato negli anni passati nel vecchio impianto. Abbiamo il compito di dare tutte le garanzie, con la massima trasparenza e collaborazione. Già attualmente i dati delle emissioni dell’impianto di Calusco sono disponibili su www.isolaonline.net”. Nel caso specifico i prodotti “importati” da Mantova e utilizzati come combustibile dovrebbe essere l’ecofluid, il rasf e residui stirolici e fenolici. Il volantino si conclude con la domanda “vogliamo trasferire l’inquinamento qui a Calusco con i relativi casi di cancro?”. Un problema che, comunque, non riguarderà solamente il comune dove ha sede l’impianto ma che travalicherà certamente i confini geografici perché, proprio come ha sottolineato il primo cittadino di Paderno, “L’aria che respiriamo non si ferma ai confini”. Dal canto suo Italcementi, su richiesta dell’amministrazione di Calusco d’Adda, ha accettato di sospendere le procedure di autorizzazione del nuovo progetto fino al 30 aprile. Nei prossimi giorni un’assemblea agli enti preposti e alle associazioni ambientaliste farà chiarezza su quanto per ora è stato solamente abbozzato a voce e, più avanti, sarà la volta dei cittadini.

S.V.

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