Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, January 30, 2003

L'ECO DI BERGAMO 27 01 03


«Allarme» all'inceneritore ma alla fine era solo pipì
DALMINE L'«allarme» è scattato alle 17,10 di venerdì, anche se la notizia si è saputa solo ieri. Il rilevatore di radioattività installato nel nuovissimo inceneritore della Rea, a Dalmine, ha segnalato improvvisamente la presenza di materiale sospetto tra i rifiuti diretti verso la termodistruzione. Immediatamente sono partite le procedure di sicurezza e della situazione è stato avvisato anche il Comune di Dalmine, che ha provveduto a mobilitare l'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambiente. E sono stati proprio i tecnici dell'Arpa, arrivati sul posto per verificare la situazione, a rassicurare il personale dell'inceneritore e il Comune. Il rilevatore di radioattività aveva segnalato la presenza di materiale «attivo» all'interno di contenitori provenienti da un laboratorio medico e contenenti urina. Con tutta probabilità, ma non ci sono ancora conferme ufficiali, si tratta di urina di pazienti che hanno subito qualche trattamento terapeutico con sostanze radioattive. I valori rilevati risultano minimi e non pericolosi per l'ambiente, ma i tecnici dell'Arpa hanno provveduto comunque a isolare il materiale al sicuro, in un locale all'interno dell'inceneritore stesso, e hanno consentito ai dipendenti di continuare la consueta attività. I contenitori, nonostante non costituiscano un serio pericolo per l'attività degli impianti, non possono essere smaltiti secondo le consuete procedure.
Ieri non è stato possibile accedere all'interno dell'edificio, presidiato come sempre dagli agenti di sorveglianza, e l'azienda si è riservata di dare in un secondo tempo eventuali comunicazioni.
Il sindaco di Dalmine Francesca Bruschi è comunque decisa a non sottovalutare l'accaduto. «Non siamo in grado di valutare la gravità di quanto è successo all'inceneritore perché non è nostro compito – ha detto –. Chiederemo a chi di dovere di spiegare che cosa è successo e come possa essere accaduto».
L'inceneritore della Rea, attivo da qualche mese, dispone di due linee di smaltimento e ha un potenziale massimo di utilizzo di 200 tonnellate al giorno.
P. D.

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