Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, January 30, 2003

L'ECO DI BERGAMO 29 01 03

Rifiuti radioattivi, altro allarme a Dalmine
All'inceneritore bloccato e isolato un altro carico sospetto destinato alla termodistruzione
DALMINE Secondo allarme in quattro giorni all'inceneritore di Dalmine: ieri, attorno alle 13.30, il rilevatore di materiale radioattivo installato nell'inceneritore della Rea (Rifiuti energia ambiente), ha segnalato la presenza di materiale sospetto nel carico di un camion.
Dal servizio di sicurezza dell'impianto per la termodistruzione dei rifiuti sono state subito attivate le procedure previste in questi casi. È stata avvertita l'Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) che è intervenuta con alcuni tecnici: venerdì scorso, per la prima segnalazione, era arrivata anche una squadra d'emergenza. L'allarme è poi stato "girato" anche al comando della polizia municipale di Dalmine e al sindaco Francesca Bruschi che ha firmato l'ordinanza per bloccare il carico sospetto.
Il camion è stato bloccato appena prima che il materiale trasportato fosse scaricato nella fossa dell'inceneritore per la termodistruzione. L'autista ha dovuto riportare il proprio mezzo nel piazzale dell'impianto per permettere ad un responsabile della Rea e ai tecnici dell'Arpa di eseguire le prime rilevazioni.
Gli specialisti impegnati nelle operazioni non hanno fatto sapere che tipo di rifiuti trasportava l'autoveicolo; nessuna dichiarazione è stata rilasciata dai responsabili della Rea. È certo comunque che per tutta la giornata di ieri il materiale sospetto è rimasto bloccato e messo in sicurezza, segno che le rilevazioni hanno lasciato dei dubbi. Dopo che il carico è stato isolato, i lavori dei dipendenti dell'inceneritore hanno potuto continuare.
Attorno alle 18 la polizia municipale e i tecnici dell'Arpa erano ancora sul posto. Oggi continuerà il controllo del materiale, così da decidere il da farsi. Se dovesse essere rilevato materiale radioattivo di particolare pericolosità, occorrerà anche procedere ad individuare le eventuali responsabilità dell'azienda che ha inviato il carico. Nel caso in cui, invece, si trattasse di un allarme da ricondurre a sostanze attive ma non pericolose per l'ambiente, il materiale dovrà essere comunque smaltito tramite procedure diverse dal consueto. Come si è verificato venerdì scorso per le sostanze attive che erano all'interno di contenitori provenienti da un laboratorio di medicina: si trattava con tutta probabilità di urina di pazienti sottoposti a trattamenti che prevedono l'uso di sostanze radioattive (ad esempio scintigrafie), o la somministrazione di iodio radioattivo.
L'inceneritore della Rea è attivo da circa nove mesi: prima di questi ultimi due casi, l'allarme per la presenza di sostanze radioattive non era mai scattato.
Armando Di Landro

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