LA NUOVA CALUSCO CEMENTIFICIO ED INCENERITORE di RIFIUTI

MEMORIA SUL CEMENTIFICIO INCENERITORE DI Calusco d'Adda la Pianura Padana resta la zona peggiore d'Europa insieme all'area più industrializzata della Polonia (classifica cui gli inceneritori forniscono un contributo determinante).

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Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, February 28, 2015

Le proposte di Legambiente Bergamo

Le Proposte di Legambiente Bergamo

ITALCEMENTI: LE NOSTRE PROPOSTE

Pubblicato il 27 febbraio 2015 da nicola.cremaschi

Lettera aperta ai sindaci interessati alle provincie di Bergamo e Lecco all’agenda XXI locale area Dalmine Zingonia Isola bergamasca, al parco Adda Nord, alle Provincie di Bergamo e di Lecco.Com’è noto Italcementi, lo scorso ottobre 2014, ha presentato una richiesta di autorizzazione per incrementare dagli attuali 30.000 t/anno fino a 110.000 t/anno l’utilizzo di rifiuti solidi non pericolosi in sostituzione del Pet-coke nell’impianto di Calusco D’Adda (BG). Tale progetto è soggetto a procedura di VIA provinciale e lo scorso 18 febbraio si è tenuta la prima conferenza di servizi.La richiesta rientra nel campo dei cosiddetti “Combustibili Solidi Secondari”, che andranno a produrre oltre il 50% del calore necessario al forno di cottura del clinker. Per Combustibili Solidi Secondari (CSS) s’intendono i combustibili solidi prodotti da rifiuti non pericolosi, sia di origine urbana che speciale (compresi i rifiuti industriali), che rispettano le caratteristiche individuate delle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e s.m.i.La parziale sostituzione di un combustibile come il Coke di petrolio, che è la frazione solida terminale della raffinazione del petrolio e contiene alti tenori di zolfo e di metalli tossici (Vanadio 2000 mg/kg, Nichel 400 mg/kg), rappresenta l’occasione per ridurre in modo significativo l’impatto ambientale di un impianto che è tra le maggiori fonti emissive industriali della Lombardia e si trova all’interno del Parco Adda Nord.C’è però da sottolineare innanzitutto come l’impianto Italcementi di Calusco D’Adda, già da 7 anni, sia autorizzato ad utilizzare rifiuti non pericolosi quali il Combustibile Derivato da Rifiuti “CDR” (30.000 t/anno) in parziale sostituzione del coke di petrolio per l’alimentazione del forno di cottura. Questa autorizzazione era stata oggetto di un lungo iter partecipativo che aveva coinvolto, oltre al comune di Calusco d’Adda, molti comuni del territorio circostante (sia in provincia di Bergamo che in provincia di Lecco), le forze sindacali, gli enti di controllo istituzionali quali ARPA e ASL, le amministrazioni provinciali di Bergamo e Lecco, nonché i portatori d’interesse diffuso compresa la nostra associazione. Al termine di questo iter era stato sottoscritto un accordo, sfociato poi in una convenzione all’interno della quale Italcementi assumeva diversi impegni con le amministrazioni locali che ad oggi non sono completamente attuati.In particolare Italcementi si assumeva l’impegno di riattivare lo scalo merci ferroviario all’interno del sito produttivo con conseguente riduzione dei trasporti su gomma. Questo impegno è ad oggi disatteso, a quanto pare per lungaggini burocratiche.Il trasporto ferroviario è di importanza primaria per un Paese che punta a migliorare la sua capacità produttiva e di coesione sociale, ed è al contempo di gran lunga maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale, rispetto al trasporto su gomma. Si avrebbero diminuzione dei costi ambientali dovuti al traffico e all’inquinamento, ma anche di quelli sociali e sanitari dovuti agli incidenti stradali. Quindi ci deve essere un impegno ed uno sforzo affinchè il trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia divenga realtà nei tempi più rapidi possibili.In questo contesto riteniamo imprescindibile che l’esperienza del tavolo di confronto, aperto in passato grazie all’Agenda XXI locale, che coinvolse tutti i portatori d’interesse diffuso presenti sul territorio, debba essere nuovamente promosso dalle amministrazioni comunali coinvolte (in primo luogo dal comune di Calusco D’Adda), in quanto i sindaci, in qualità di autorità sanitarie, sono responsabili della salute dei cittadini e le emissioni di Italcementi non riguardano solo il territorio di Calusco. Le amministrazioni comunali hanno l’obbligo morale e legislativo di collaborare tra loro e di confrontarsi con le istituzioni preposte a rilasciare l’autorizzazione.A questo proposito lanciamo alle amministrazioni comunali interessate una serie di proposte da analizzare e discutere all’interno del tavolo di confronto:1. Venga fissato un percorso con tappe certe affinché si giunga nei tempi più brevi possibili all’entrata in servizio dello scalo merci ferroviario. Siamo quindi a sollecitare oltre la società Italcementi, anche i sindaci che hanno sottoscritto l’accordo affinché, per quanto di loro competenza nell’interesse dei cittadini, compiano tutti gli atti necessari al rispetto di questo fondamentale impegno.2. Per quanto riguarda il progetto: la sostanziale riduzione dell’impatto ambientale è una necessità imprescindibile. Quindi una generale riduzione dei limiti alle emissioni deve essere la premessa per sollecitare l’impiego delle migliori tecnologie disponibili. Un sistema efficiente ed efficace che parta innanzitutto dall’abbattimento degli Ossidi di azoto (NOx) con il dimezzamento delle emissioni attraverso l’installazione, a valle dell’attuale DeNOx termico, di un impianto DeNOx catalitico analogamente a quanto Italcementi ha installato nella propria cementeria di Rezzato (BS). La riduzione degli ossidi di azoto, in una fonte emissiva importante come quella di Italcementi è di fondamentale importanza per l’impatto ambientale. Questa classe d’inquinanti, oltre a contribuire alle “piogge acide” (siamo nel parco Adda Nord), costituisce il “precursore” per la formazione nell’atmosfera di polveri sottili (PM10) e, per azione delle radiazioni UV solari, di formare Ozono e il cosiddetto smog fotochimico (Alchilnitrati, Perossiacetililnitrati PAN, ecc). I danni maggiori alla salute umana dovuti direttamente e indirettamente alle emissioni di NOx si verificano nei bambini: perché hanno una frequenza respiratoria maggiore, e il sistema immunitario non è ancora completo. Su chi soffre di asma: perché presentano difficoltà respiratorie. Provocano allergie e irritazioni: perché il biossido di azoto esercita il suo effetto tossico principalmente sugli occhi, sulle mucose e sui polmoni. Sulla vegetazione: perché altera gli equilibri ecologici e ambientali.3. Chiedere formalmente alla provincia di Bergamo di subordinare l’autorizzazione alla:• riduzione dei valori limite alla concentrazione massima degli inquinanti emessi dal forno di cottura ove si impiegano i CSS ai livelli consentiti dall’applicazione delle MTD (NOx < 400 mg/Nm3S, polveri < 5 mg/Nm3S, metalli tossici D.Lgs. 133/2005 < 0,05 mg/Nm3S, PCDD/F < 0,05 ng/Nm3 comprensivi di PCB dioxin like)• prescrizione di un sistema di limiti all'emissione degli inquinanti dal forno di cottura del clinker espresso come flusso di massa orario e annuo basati sulla concentrazione media attesa a seguito dell'applicazione del sistema SCR (es. NOx < 200 mg/Nm3; polveri < 2 mg/Nm3);• Limitazione dell'autorizzazione all’utilizzo delle tipologie di CSS con contenuto di metalli tossici D.Lgs. 133/2005 inferiore o uguale a quello del PetCoke (pesato rispetto al potere calorifico) al fine di non aumentare l'emissione dei metalli tossici;• stipula di un protocollo di sperimentazione, come avvenuto in passato e come avviene in analoghe situazioni sia in Italia che nel resto d’Europa, che verifichi l’effettivo miglioramento delle emissioni a seguito della progressiva sostituzione del combustibile nel forno di cottura del clinker; dovrà essere verificato anche che diminuiscano o comunque non aumentino le emissioni dei microinquinanti organici e dei metalli pesanti tossici;• vincolo all'utilizzo di CSS disponibili nel bacino provinciale prima di poter accedere a fornitura extraprovinciali;• adozione di procedure di controllo delle forniture e tracciabilità dei CSS utilizzati. 4. Chiedere alla Regione Lombardia di riconoscere la sussistenza delle condizioni per istituire un “Osservatorio Ambientale” come previsto dalla legge regionale n°5/10 in materia di VIA all’art. 8.Riteniamo infine che sottovalutare le richieste di Italcementi e lasciare l’impianto nelle attuali condizioni risulti controproducente soprattutto per chi si dichiara a favore della tutela della salute dei cittadini. Tale richiesta progettuale deve rappresentare uno stimolo per migliorare l’impatto ambientale subito, senza rimandare il tutto ad un futuro incerto.Pensiamo che Italcementi possa continuare a convivere con un territorio e una comunità che ha subito e continua a subirne gli impatti ambientali e sanitari, ad una condizione: che questa importante presenza industriale sappia interpretare il proprio patto di convivenza assumendosi la responsabilità, in termini di investimenti tecnologici e di filiera produttiva, di ridurre in modo molto significativo l'insalubrità della propria attività. Chiediamo in primo luogo agli amministratori pubblici di sapere essere controparte responsabile e rigorosa della dirigenza aziendale: pensiamo che un clima favorevole agli investimenti industriali non possa risiedere nel nulla-osta ad inquinare. La chiarezza riguardo ad obiettivi ed aspettative di benessere collettivo, che Italcementi ha più volte dichiarato di voler perseguire, costituirà la cornice di certezze e garanzie sia per la salubrità e la sostenibilità ambientale che per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività produttiva.Come associazione siamo disposti a mettere le nostre competenze e la nostra credibilità a servizio di un processo trasparente che contemperi le esigenze industriali e le tutele ambientali e sanitarie, tenendo insieme tutti gli interessi legittimi, a condizione che questo processo si svolga con regole chiare e saldamente presidiate dalle istituzioni pubbliche.

Pubblicato da Unknown alle 11:56:00 pm No comments:

Fratelli d'Italia appoggia la petizione contro il cementificio ci Calusco d'Adda

Fratelli d'Italia appoggia la petizione contro il cementificio ci Calusco d'Adda

Altri comuni
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Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale appoggia la petizione, dell'associazione apolitica di ARIA PULITA CENTRO ADDA,che vuole, tramite la provincia di Bergamo, imporre allo stabilimento di Calusco d'Adda di Italcementi s.p.a, una drastica riduzione delle emissioni inquinanti e di negare l'utilizzo di fanghi industriali, pneumatici usati, copertoni e plastiche come combustibile alternativo, visto e considerato che lo stabilimento è un cementificio non un inceneritore. 

Mauro Corbacella - Coordinatore Fratellid'Italia AN MerateFratelli d'Italia appoggia la petizione contro il cementificio ci Calusco d'Adda
Pubblicato da Unknown alle 11:51:00 pm No comments:

Calusco: Italcementi sceglie una soluzione ecologica

Calusco: Italcementi sceglie una soluzione ecologica

Altri comuni
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Nell'ambito del confronto che si sta aprendo sul territorio sul tema dell'incremento di utilizzo di combustibili alternativi nell'impianto Italcementi di Calusco d'Adda, la società ritiene utile chiarire alcuni punti per contribuire a un dialogo con il territorio basato sui reali termini della questione, a partire dal fatto che non ci saranno emissioni aggiuntive. Di cosa si tratta. Italcementi ha richiesto agli enti competenti l'autorizzazione a incrementare la sostituzione di combustibili fossili tradizionali con i più ecologici combustibili alternativi dalle attuali 30mila tonnellate annue a un massimo di 110mila tonnellate annue di rifiuti non pericolosi. Si tratta per lo più di materiali selezionati alla fine del ciclo della raccolta differenziata e che non sono più riciclabili. Dunque la raccolta differenziata è il presupposto necessario per la selezione di tali materiali, che sono di fatto "irrecuperabili" e che possono essere destinati solo alla termovalorizzazione o al conferimento in discarica. L'utilizzo di materiali come i CSS (combustibili solidi secondari), dunque, evita che tali rifiuti finiscano in discarica. Essi diventano invece fonte di energia e - grazie alle alte temperature dei forni da cemento (circa 2.000 gradi) - la loro combustione avviene in modo sicuro e senza la produzione di ceneri. Queste infatti sono le differenze rispetto all'incenerimento tradizionale: la temperatura di combustione è più che doppia e non ci sono residui da smaltire successivamente.

Solo materiale controllato. L'obbiettivo della cementeria resta quello di produrre cemento di qualità, nel modo più sostenibile e competitivo possibile. I combustibili alternativi sono utilizzati in parziale sostituzione degli attuali combustibili fossili ed è necessario che siano controllati e di qualità, per non compromettere la qualità stessa del prodotto. Vale la pena ricordare che l'utilizzo dei rifiuti come combustibile alternativo è giudicato come una pratica virtuosa dall'Unione Europea e che gli stabilimenti del Nord Europa funzionano con percentuali di sostituzione che si avvicinano al 100% (utilizzando peraltro anche rifiuti provenienti dall'Italia) e il loro cemento secondo gli standard europei è considerato più "verde" di quello italiano, proprio grazie al ricorso ai combustibili alternativi.

L'ambiente. L'utilizzo dei combustibili alternativi non ha alcuna conseguenza significativa sulle emissioni. Non solo non si registra nessun aumento delle emissioni (non trattandosi di una combustione aggiuntiva, ma sostitutiva), ma su alcuni valori si registra addirittura un miglioramento qualitativo. Va inoltre sottolineato che le performance ambientali della cementeria sono assolutamente in linea con i rigorosi limiti di legge e dunque non si può parlare di "emissioni allarmanti", essendo tutti i valori ampiamente sotto controllo. L'impianto di Calusco è tra i più moderni e tecnologicamente avanzati d'Europa e applica le migliori tecniche disponibili previste dalla UE. Il confronto con altri stabilimenti della provincia di Bergamo, dunque, deve necessariamente tener conto delle profonde differenze tecnologiche tra gli impianti stessi.

Italcementi vuole portare un contributo positivo al confronto in atto. La cementeria è aperta a qualsiasi visita ed è disposta a dare tutte le informazioni utili per valutare al meglio l'opportunità di trasformare i rifiuti da problema a risorsa, così come avviene in molti paesi europei che da molti anni utilizzano ampiamente i combustibili alternativi migliorando il bilancio ambientale complessivo.

Ufficio Stampa ItalcementCalusco: Italcementi sceglie una soluzione ecologica
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''Caso Italcementi'', firmiamo in tanti per salvaguardare salute e territorio

'Caso Italcementi'', firmiamo in tanti per salvaguardare salute e territorio

Altri comuni, Merate
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Goffredo Bursi, Consulente Sistemi
di Gestione Ambientale
Spettabile Redazione,

Sono almeno 7 i cementifici operanti in Lombardia a ciclo completo. Di cui almeno tre operano tra la provincia di Bergamo e Lecco. Poiché il ritardo dell’Italia nella gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU) è storico ed arcinoto, ecco ben due “provvidenziali decreti” del febbraio 2013 (un decreto ministeriale ed uno del presidente della repubblica) a “regolamentare”  l’impiego dei CSS (circa un centinaio di tipologie).

Il fatto è che sull’impiego ed effettiva efficacia del CSS si è scatenata da tempo (e si protrarranno a lungo) tantissime polemiche. 

C'è chi sostiene che bruciare CSS nei cementifici autorizzati comporta un abbattimento delle emissioni di CO2 (anidride carbonica), grazie all’imposizione di limiti di legge più restrittivi. Così si esprimeva il ministro Clini del disastroso governo Monti : "l'impiego del CSS  in sostituzione del petcoke - sottoprodotto della raffinazione del petrolio - abbatte drasticamente le emissioni dai cementifici.  Inoltre, la produzione di CSS  riduce la quantità di rifiuti da conferire in discarica, e di conseguenza può dare un contributo a diminuire l'assedio dei rifiuti nelle regioni  in emergenza ambientale".

Ma c’è un notevole numero di esperti che sostiene proprio il contrario, e cioè che in questo modo si espone la popolazione al rischio di patologie cancerogene, derivate da inquinamento atmosferico da polveri sottili ed ultrasottili, impedendo di fatto anche l'avvio dell'industria del riciclo. Sempre gli esperti sostengono che l’Italia dovrebbe “proiettarsi  maggiormente verso il riciclo e il recupero della materia”.

E  invece si va nella direzione opposta a ciò che dice l'Europa: “Il Parlamento Europeo ci dice che entro il 2020 bisogna smettere di bruciare o sotterrare rifiuti. I rifiuti sono un bene prezioso, vanno differenziati e riciclati…… Non possiamo più permetterci di buttare via niente”. Il punto è che nei cementifici (in genere quelli “vecchi”, non di ultimissima generazione) non ci sono due camere di combustione dei componenti,e il residuo dei rifiuti va a finire nel cemento (capita anche questo, perché all’interno dell’unica camera non si raggiungono temperature oltre i 1400 gradi).  Ciò può significare che questo decreto Clini distribuisce (o può distribuire) i rifiuti all'interno di case, scuole, ospedali, luoghi di lavoro. A molti è noto ciò che è avvenuto a Musestre (TV), ove una cittadina, per un contenzioso legale contro un fornitore e un produttore di cemento, ha fatto eseguire cinque perizie sulla propria abitazione, scoprendo diossina  e metalli pesanti nel materiale da costruzione.

Bruciare CSS, poi, fa male alla salute e all'ambiente, molto più della CO2 che verrebbe risparmiata (la CO2 non è un gas dannoso, come comunemente si pensa; è utilizzata addirittura come un concime naturale, utilizzato ad esempio nelle coltivazioni intensive e protette in alcuni paesi europei; è vero che è una sostanza che partecipa all’effetto serra, ma è anche una sostanza “metabolizzata” dalle piante, che utilizzano il carbonio per la crescita e liberano nuovo ossigeno nell’aria).. . Bruciare CSS significa anche  immissione in atmosfera di diossine, PCB, metalli pesanti e particolato. Per questo il decreto e le dichiarazione del Ministro Clini vanno contro il principio di precauzione della salute. Sarebbe meglio, molto meglio, invece, bloccare tutti i “vecchi”  impianti di combustione dei rifiuti, togliendo loro gli incentivi statali, proprio come si proponeva  nella “Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero”,  per la quale era partita una campagna di raccolta firme.

Ora c’è qui nel meratese una nuova pregevole iniziativa, promossa da “Aria Pulita Centro Adda” – “Rete Rifiuti Zero Lombardia”, che raccoglie firme per dire “basta all’inquinamento”, no alla trasformazione del cementificio Italcementi Spa in una “sorta” di inceneritore, per richiedere una drastica diminuzione delle emissioni inquinanti, no all’uso di CSS quali fanghi industriali – copertoni – plastiche, come combustibili.

Firmiamo semplicemente, firmiamo in tanti, per salvaguardare la salute,…e il territorio…. 

I migliori saluti alla Redazione.

Goffredo Bursi''Caso Italcementi'', firmiamo in tanti per salvaguardare salute e territorio
Pubblicato da Unknown alle 11:47:00 pm No comments:

Thursday, February 26, 2015

Caso Italcementi: al via una raccolta firme. Nasce il comitato ''Aria Pulita Centro Adda''

Altri comuni, Paderno D'Adda
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La questione rifiuti nell'inceneritore di Calusco continua a tenere banco dentro e fuori le amministrazioni pubbliche. E' di poco fa la notizia con cui i consiglieri di Verderio, Paderno e Merate (Benedetti, Crippa, Valli e Panzeri) hanno annunciato di aver costituito il comitato "Aria Pulita Centro Adda" per organizzare e sostenere una raccolta firme affinché la Provincia di Bergamo chieda e ottenga da Italcementi un piano di drastica diminuzione delle già allarmanti emissioni totali e non consenta l'utilizzo e smaltimento di rifiuti quali pneumatici usati, copertoni, fanghi industriali, plastiche non riciclabili, ecc.".
Marco Benedetti, Massimo Panzeri, Andrea Valli e Matteo Crippa

"Il nostro obiettivo", si legge nel comunicato, "è di sensibilizzare la popolazione, tenere alta l'attenzione mediatica ed essere di supporto e d'incoraggiamento alle istituzioni che hanno un ruolo attivo nell'iter autorizzativo. Pur appartenendo allo stesso schieramento, la nostra non è un'iniziativa politica di parte, ma vuole essere un momento di unione per il territorio: In quest'ottica abbiamo deciso di non apporre alcun simbolo di partito sulla raccolta firme e i moduli saranno inviati ai sindaci e a tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione di ogni comune coinvolto, nelle province di Lecco, Bergamo e Monza Brianza."
Dal comunicato si evince che per la stesura del testo e degli obiettivi i quattro consiglieri hanno collaborato con "Rete Rifiuti Zero Lombardia" e con "La Nostra Aria". I moduli per la raccolta firme riportano infatti in calce i tre simboli delle associazioni.

Il comunicato si conclude poi con un appello a tutti i partiti politici e alle associazioni del territorio a prendere parte attiva a questa iniziativa.
Un'immagine del recente incendio a un silos di olio combustibile presso l'impianto di Calusco

Nei prossimi giorni verrà anche reso pubblico un calendario di appuntamenti per la raccolta firme nei vari comuni da parte dei tre gruppi promotori della petizione popolare.

Per informazioni e adesioni: ariapulitacentroadda@gmail.com oppure sulla pagina Facebook sul gruppo "Aria Pulita Centro Adda".

Questa sera, anche presso il comune di Merate si parlerà della questione Italcementi discutendo l'ordine del giorno presentato dai consiglieri Panzeri e Valli di Merate Prospettiva Comune.

Con riferimento alla richiesta Italcementi di utilizzare 80,000 tonnellate di rifiuti CSS presso il cementificio di Calusco d'Adda, abbiamo deciso di organizzare e sostenere una raccolta firme affinché la Provincia di Bergamo chieda e ottenga da Italcementi un piano di drastica diminuzione delle già allarmanti emissioni totali e non consenta l'utilizzo e smaltimento di rifiuti quali pneumatici usati, copertoni, fanghi industriali, plastiche non riciclabili, ecc.

Riteniamo fondamentale il diritto alla salute: le decisioni che vanno a impattare su di essa devono essere attentamente valutate sotto tutti gli aspetti e a tutti i livelli istituzionali.

Il nostro obiettivo è di sensibilizzare la popolazione, tenere alta l'attenzione mediatica ed essere di supporto e d'incoraggiamento alle istituzioni che hanno un ruolo attivo nell'iter autorizzativo. Pur appartenendo allo stesso schieramento, la nostra non è un'iniziativa politica di parte, ma vuole essere un momento di unione per il territorio: In quest'ottica abbiamo deciso di non apporre alcun simbolo di partito sulla raccolta firme e i moduli saranno inviati ai sindaci e a tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione di ogni comune coinvolto, nelle province di Lecco,Bergamo e Monza Brianza.

Il testo e la finalità della petizione sono frutto del lavoro svolto insieme a" Rete Rifiuti Zero Lombardia" e "La Nostra Aria".

Invitiamo pertanto tutti i partiti politici e le associazioni del territorio a rendersi parte attiva in questa nostra iniziativa.

Riteniamo che la mobilitazione dei cittadini sia l'unico strumento valido e democratico in grado di accendere i fari e tenere alta l'attenzione su una vicenda che stava per passare inosservata.

Ringraziamo tutti coloro, ognuno nel proprio ambito, che si stanno adoperando per tutelare i nostri cittadini e il loro futuro.

A tutti rivolgiamo il nostro invito a prodigarsi per la raccolta firme.

Cordialità

Comitato "Aria Pulita Centro Adda".

Marco Benedetti
Matteo Crippa
Massimo Panzeri
Andrea Valli


Per informazioni e adesioni: ariapulitacentroadda@gmail.com

Seguiteci sulla pagina Facebook sul gruppo: "Aria Pulita Centro Adda".
  • Allegato Modulo Raccolta Firme clicca qui
Pubblicato da Unknown alle 10:06:00 am No comments:

Monday, February 23, 2015

ITALCEMENTI: FINALMENTE UN’ASSEMBLEA PUBBLICA!

ITALCEMENTI FINALMENTE UN’ASSEMBLEA PUBBLICA!




Ci sono voluti “solo” alcuni mesi, ma finalmente l’Amministrazione Comunale si è decisa a convocare un’assemblea pubblica riguardo al progetto presentato da Italcementi per l’utilizzo di combustibili alternativi nell’impianto di Calusco d’Adda. L’incontro è fissato per venerdì 27 febbraio presso la Sala Civica S. Fedele.
La notizia, pubblicata anche sul sito del Comune arriva dopo numerose sollecitazioni anche da parte di Lineacomune, e dopo la prima riunione della Conferenza dei Servizi (ovvero dell’organismo che dovrà rilasciare l’autorizzazione ad Italcementi per l’utilizzo dei combustibili alternativi) avvenuta lo scorso mercoledì 11 febbraio.
Senza entrare nei dettagli del progetto, facciamo qualche passo indietro per rinfrescarci la memoria su quanto è accaduto negli ultimi mesi:
  • Italcementi ha illustrato il progetto ai consiglieri comunali lo scorso luglio, per poi presentare richiesta di autorizzazione alla Provincia di Bergamo a metà ottobre.
  • A novembre l’Amministrazione ha convocato un Tavolo Tecnico (composto da Sindaco, due assessori, un consigliere di minoranza, un tecnico del Comune, un rappresentante di Agenda 21 ed un tecnico esterno esperto in materia); il tavolo si è riunito un’unica volta.
  • A dicembre, finalmente, il Sindaco ha convocato una riunione tra consiglieri (e non un consiglio comunale, né una commissione consiliare) in cui discutere del progetto da un punto di vista politico, oltre che tecnico.
  • A metà di gennaio, ormai vicini al termine ultimo per la presentazione di osservazioni alla Provincia in merito al progetto da autorizzare, colpiti dal silenzio della nostra Amministrazione, come gruppo di minoranza abbiamo ritenuto opportuno presentare un nostro documento alla Provincia, contenente alcune osservazioni in merito al progetto presentato da Italcementi e più in generale in merito alla gestione dei rifiuti nella nostra zona. Qui trovate il documento che abbiamo inviato, così che tutti possiate conoscere la nostra posizione: Osservazioni Lineacomune
In tutti questi mesi, da parte della nostra Amministrazione non c’è stata nessuna comunicazione con la cittadinanza, se non attraverso qualche articolo di giornale, né  è stato indetto un Consiglio Comunale in cui discutere pubblicamente del progetto di Italcementi, nonostante le tante richieste avanzate sia da Lineacomune che dai cittadini.
Spiace anche dire che il nostro Sindaco non ha gradito che Lineacomune abbia presentato un suo documento alla Provincia: anziché apprezzare l’attiva partecipazione della sua minoranza, ha bollato il nostro gesto come frutto di una “logica opportunistica” da biasimare (ancora non abbiamo capito il senso delle sue obiezioni…) e ha quindi deciso di tagliare fuori la minoranza da qualsiasi tavolo di incontro, sia tecnico che politico. In altre parole, dallo scorso dicembre non abbiamo più ricevuto informazioni dal Sindaco, e la minoranza non è più stata convocata al Tavolo Tecnico né ad altri incontri consiliari. Quindi anche Lineacomune, come qualsiasi altro cittadino, attende con ansia l’assemblea del prossimo 27 febbraio.
Ricordiamo che Italcementi ha presentato la sua richiesta di autorizzazione alla Provincia di Bergamo, ente competente in materia, e che il Comune di Calusco è tra gli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi. Cliccando qui è possibile trovare sia il progetto presentato da Italcementi che le osservazioni presentata da Lineacomune e da alcuni Comuni limitrofi, oltre che da cittadini ed associazioni.
Sul nostro sito potete invece trovare l’articolo dell’ultimo numero de Il Giallo in cui abbiamo trattato la questione di Italcementi:http://lineacomune.altervista.org/il-giallo-4-italcementi-triplica-i-rifiuti/
Se volete contattare Lineacomune, potete utilizzare l’indirizzo mailinfo@lineacomunecalusco.it, scriverci sulla nostra pagina Facebook oppure partecipare ad una delle nostre periodiche riunioni.
Pubblicato da Unknown alle 4:11:00 am No comments:
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“Esplosione a Calusco, io e gli alunni in classe Nessun intervento, allibiti”


Pubblichiamo la testimonianza di Annarita, un'insegnante che era alla scuola primaria di Calusco d'Adda a pochi metri dall'esplosione che ha colpito nell'azienda Italcementi. La società ha spiegato che l'incendio è scoppiato "durante un’operazione di svuotamento del serbatoio dell’olio combustibile”.

“Esplosione a Calusco, io e gli alunni in classe


Nessun intervento, allibiti”




Pubblichiamo la testimonianza di Annarita, un'insegnante che si trovava alla scuola primaria di Calusco d'Adda a pochi metri dall'esplosione che ha colpito nell'azienda Italcementi. La società ha spiegato che l'incendio è scoppiato "durante un’operazione di svuotamento del serbatoio dell’olio combustibile”.
Ecco il racconto di Annarita: 
“Sono un'insegnante mi trovavo nella scuola secondaria di Calusco venerdì 20 febbraio alle ore 14 con altri colleghi ed alcuni bambini della scuola primaria nel momento dell'esplosione avvenuta nello stabilimento dell'Italcementi. Siamo rimasti allibiti dal fatto che i vigili siano stati allertati dalla nostra telefonata, non sapevano nulla, e non sapevano neanche quali indicazioni dare per questo evento. Eravamo chiusi all'interno, respirando chissà quale sostanza, è stato contattato anche l'ufficio tecnico del Comune, peccato che non erano affatto allertati, non hanno ritenuto necessario chiamare la Protezione Civile.
Insomma se fosse stata una nube tossica si sarebbe aspettato a quanto pare, di contare i morti prima di intervenire e poi noi docenti siamo obbligati a frequentare corsi sulla sicurezza, volevamo sigillare le finestre come da protocollo, ma ci mancava lo scotch. Aggiungo scrivendo che la scuola non si trova nelle vicinanze ma a pochi metri di distanza dallo stabilimento ed è stata fatta evacuare su decisione degli stessi insegnanti e dalla dirigente e non dagli organi competenti preposti per tali eventi”.
Pubblicato da Unknown alle 2:59:00 am No comments:
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Italcementi, dopo il boato in Brianza resta la paura



Italcementi, dopo il boato in Brianza resta la paura
  • Domenica 22 febbraio 2015
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Italcementi, dopo il boato in Brianza resta la paura

Il sindaco di Calusco: «Ora serve capire le cause dello scoppio nel serbatoio. Nessun ferito e l’azienda rassicura, non c’è rischio ambientale»
Il potente botto causato dall’esplosione di un serbatoio della cementeria Italcementi, avvenuto venerdi pomeriggio sarà ricordato dalle tante persone che l’hanno udito e hanno visto tremare vetri di porte e finestre. Paura c’è stata. E non poca. Il boato si è udito anche nei paesi vicini: Solza, Medolago, Carvico e Villa d’Adda che hanno telefonato ai numeri dell’emergenza e ai giornali per avere notizie.
Per tutto il pomeriggio di venerdi ma anche ieri mattina il sindaco Roberto Colleoni e i suoi collaboratori hanno effettuato sopralluoghi e hanno parlato con il prefetto, i tecnici di Asl e Arpa e con i dirigentidello stabilimento, ricevendo assicurazioni che il rischio ambientale era scongiurato. «Il primo fatto positivo e importante è quello che non ci sono state persone danneggiate –evidenzia il sindaco Colleoni. E diciamo che l’esplosione ha fatto solo danni materiali. Ora faremo le opportune valutazioni sull’esplosione quando i vigili del fuoco e le autorità competenti ci comunicheranno attraverso i loro rapporti le cause dello scoppio ed eventuali conseguenze. Alcuni cittadini hanno telefonato o inviato email. Abbiamo risposto a tutti rassicurandoli».
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Saturday, February 21, 2015

Scoppio ed incendio a Calusco sul Web (google e yahoo search)

 
 
 
GOOGLE
  1. Esplosione all'Italcementi di Calusco d'Adda,

    Bergamonews-14 ore fa
    Esplosione in un'azienda a Calusco d'Adda. Intorno alle 14.16 di venerdì 20 febbraio dopo un violento scoppio è divampato un rogo all'Italcementi di via Vittorio ...
    Italcementi: rogo domato - Foto e video
    L'Eco di Bergamo (Comunicati Stampa) (Registrazione)-16 ore fa
    Calusco: domato l'incendio al serbatoio di olio combustibile. Nessun ...
    MerateOnline-16 ore fa
    Scoppio e incendio all'Italcementi: vigili del fuoco al lavoro
    LeccoNotizie.com-16 ore fa
    Italcementi Calusco: esplosione in una cisterna
    Bergamosera-13 ore fa
    ►►
    MerateOnline
    L'Eco di Bergamo (Comunicati Stampa) (Registrazione)
    MerateOnline
    LeccoNotizie.com
    Bergamosera
    L'Unione Sarda
    Approfondisci (Altri 15 articoli)
  2. CALUSCO: UN BOATO, POI LE FIAMME. IN CORSO LE ...

    MerateOnline-17 ore fa
    CALUSCO: UN BOATO, POI LE FIAMME. IN CORSO LE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO DELL'INCENDIO DI UN DEPOSITO DI NAFTA DELL'ITALCEMENTI.
  3. Incendio alla Italcementi di Calusco d'Adda. Vigili del fuoco in azione

    ResegoneOnline-15 ore fa
    Nell'azienda bergamasca, sita al confine con la provincia di Lecco nel pomeriggio di oggi sarebbero divampate le fiamme, precedute da un potente boato.
  4. Il M5S Merate sul caso Italcementi

    MerateOnline-12 ore fa
    ... secondari (CSS) in parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali utilizzati alla linea di cottura del clinker della cementeria di Calusco d'Adda.
  5. Stabilimento Italcementi a Rezzato: come nasce il progetto del sito

    Ingegneri.info-20 feb 2015
    Un percorso che – a partire dal rinnovamento dell'impianto di Calusco d'Adda (BG) nel 2004, frutto di una collaborazione con Jorrit Tornquist, artista esperto di ...
  6. Paderno: l'aula esprime preoccupazione per Italcementi. "Si ...

    MerateOnline-19 feb 2015
    “Lo stabilimento di Calusco d'Adda è stato progettato per fare cemento, ma se il business ora è quello di bruciare rifiuti e se diventerà preponderante saranno ...
Tieniti aggiornato sui risultati relativi a: calusco.
 
 
 
 
 
 
 
 YAHOO
 
Calusco, fiamme ed esplosione Italcementi: rogo domato - Foto e video
L'Eco di Bergamo, 16 hours ago
Il boato è stato avvertito da diverse persone a Calusco d’Adda verso le 14,30. Sul posto i pompieri, squadre anche dal Lecchese. L’incendio è divampato alla cementeria Italcementi.
Calusco: incendio nei pressi dell'Italcementi
MerateOnLine, 16 hours ago
Sono in corso in questo momento le operazioni di spegnimento di un incendio sviluppatosi poco fa nei pressi dell'impianto dell'Italcementi, sul territorio comunale di Calusco.
Calusco: il senatore Arrigoni ''interroga'' su Italcementi
MerateOnLine, yesterday
La questione Italcementi di Calusco d'Adda - rischio di inquinamento dell'aria e danni per la salute dei cittadini a causa dell'incremento di combustibili solidi secondari (CSS) per la…
Calusco: domato l'incendio al serbatoio di olio combustibile. Nessun ferito. In…
MerateOnLine, 15 hours ago
Si sono concluse attorno alle 15.30 le operazioni di spegnimento del rogo che ha interessato un serbatoio di olio combustibile utilizzato per accendere i forni della cementeria di Calusco…
Incendio all'Italcementi di Calusco: un'esplosione, serbatoio dell'olio a fuoco
Il Giorno, 16 hours ago
Calusco d'Adda, 20 febbraio 2015 - Drammatico incidente all'Italcementi di Calusco d'Adda, le fiamme sono divampate dopo un boato udito da molte persone intorno alle 14.30. Sul posto sono…
CALUSCO: UN BOATO, POI LE FIAMME. IN CORSO LE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO…
MerateOnLine, 16 hours ago
Dapprima sarebbe stato avvertito uno scoppio poi, improvvisamente, si sarebbero levate le fiamme accompagnate da una densa colonna di fumo nero. Un incendio si è sviluppato nel primo…
Calusco: in fiamme una cisterna di olio oggetto di svuotamento. Incendio domato…
MerateOnLine, 11 hours ago
I residenti delle vicine abitazioni così come chi si trovava a lavorare nei negozi e nelle aziende a ridosso della cementeria raccontano di avere sentito un'esplosione violentissima…
Bergamo: esplosione alla Italcementi, nessun ferito
Adnkronos News via Yahoo Italia Notizie, 14 hours ago
Milano, 20 feb. - (AdnKronos) - Ancora non si hanno dettagli precisi della dinamica e delle cause che hanno provocato, oggi, attorno alle ore 14, un’esplosione e un incendio ad un serbatoio…
Senato, interrogazioni seduta 18 febbraio: Arrigoni
TMNews via Yahoo Italia Notizie, yesterday
Roma, 20 feb. (askanews) - ARRIGONI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute -
Senato, interrogazioni seduta 18 febbraio: Arrigoni -2-
TMNews via Yahoo Italia Notizie, yesterday
Roma, 20 feb. (askanews) - Infatti, l'area di ubicazione del cementificio ricade in zona classificata di classe A dal piano di risanamento dell'inquinamento atmosferico della Regione…
Senato, interrogazioni seduta 18 febbraio: Arrigoni -8-
TMNews via Yahoo Italia Notizie, yesterday
Roma, 20 feb. (askanews) - Si chiede di sapere:
Senato, interrogazioni seduta 18 febbraio: Arrigoni -3-
TMNews via Yahoo Italia Notizie, yesterday
Roma, 20 feb. (askanews) - Dei Comuni di Paderno d'Adda, Imbersago, Robbiate, Verderio e Solza, che nel dicembre 2014 avevano chiesto alla Provincia di Bergamo, tramite una lettera pubblica,…
Il M5S Merate sul caso Italcementi
MerateOnLine, 11 hours ago
Egregio sig. dr. Matteo Rossi Presidente Provincia di Bergamo protocollo@pec.provincia.bergamo.it p.c. Gent.ma avv. Claudia Maria Terzi Assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile…
Paderno: l'aula esprime preoccupazione per Italcementi. "Si chiedono garanzie"
MerateOnLine, 23 hours ago
Nel corso del consiglio comunale di martedì, e per rispondere all’interrogazione presentata dalla minoranza di “Paderno Cambia”, il sindaco Renzo Rotta ha fatto il punto della situazione in…
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